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Extrasistole e ansia: come riconoscerle e gestirle con serenità

Extrasistole e ansia: come riconoscerle e gestirle con serenità
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
18.12.2025
Extrasistole e ansia: come riconoscerle e gestirle con serenità
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Le extrasistole sono battiti cardiaci prematuri che possono essere percepiti come palpitazioni, un “salto” del cuore o un battito irregolare. Molte persone sperimentano occasionalmente questo fenomeno, che nella maggior parte dei casi è benigno e legato a periodi di stress o stanchezza. Tuttavia, per alcune persone le extrasistole rappresentano una fonte di preoccupazione intensa, alimentando ansia e timori per la propria salute. In questo articolo esploreremo cosa sono le extrasistole, quando possono essere correlate all’ansia e come distinguere i sintomi di una condizione ansiosa da quelli di un reale problema cardiaco. Se ti sei mai chiesto se le tue extrasistole siano “solo” frutto dell’ansia o il segno di qualcosa di più serio, qui troverai informazioni utili e rassicuranti, con un linguaggio accessibile ma clinicamente accurato.

Rezendeluan - Pexels

Comprendere le extrasistole: definizione, tipologie e cause

Per rispondere alle domande più frequenti, è importante chiarire che le extrasistole sono battiti aggiunti, ovvero contrazioni cardiache che avvengono prima del normale ritmo del cuore. Immagina il cuore come un metronomo: ogni battito dovrebbe essere regolare, ma a volte può capitare un “clic” anticipato. Per alcune persone, questo può essere impercettibile, mentre per altre può sembrare un vero e proprio salto nel petto.

Esistono principalmente due tipi di extrasistole:

  • Extrasistole atriali: originano nelle camere superiori del cuore (atri).
  • Extrasistole ventricolari: si verificano nelle camere inferiori (ventricoli).

Entrambe le tipologie sono generalmente benigne, soprattutto in assenza di altre patologie cardiache, ma la loro natura può variare a seconda della frequenza e della presenza di condizioni cliniche sottostanti.

Le cause delle extrasistole sono molteplici e possono essere legate sia a fattori psicologici che fisici. L’ansia e lo stress sono tra i principali fattori psicologici che possono scatenare le extrasistole. In situazioni di forte agitazione, il corpo rilascia adrenalina, che può influenzare il ritmo cardiaco. Anche sostanze come la caffeina, l’alcol e alcuni farmaci possono contribuire all’insorgenza di questi battiti irregolari. In alcuni casi, le extrasistole possono essere il campanello d’allarme di patologie cardiache sottostanti.

Sintomi delle extrasistole e segnali di allarme

Le extrasistole sono un fenomeno comune e spesso benigno. Molte persone possono sperimentare questi battiti irregolari almeno una volta nella vita. Tuttavia, è importante sapere quando questi sintomi possono essere un campanello d’allarme. Di seguito una panoramica dei sintomi più comuni e dei segnali che dovrebbero spingerti a consultare un medico:

Sintomi benigni:

  • Sensazione di “cuore in gola” o salto del battito
  • Brevi episodi di palpitazioni
  • Sensazione di vuoto nel petto
  • Battito irregolare percepito a riposo
  • Leggera ansia legata alla percezione del battito

Segnali di allarme:

  • Palpitazioni prolungate e frequenti
  • Dolore toracico associato alle extrasistole
  • Dispnea o difficoltà respiratoria improvvisa
  • Svenimenti o capogiri intensi
  • Extrasistole che peggiorano con l’attività fisica

Se riconosci uno o più di questi segnali di allarme, è fondamentale consultare un medico per un approfondimento diagnostico. La prevenzione e il monitoraggio sono le chiavi per mantenere il cuore in salute e affrontare con serenità eventuali sintomi legati alle extrasistole.

Il legame tra ansia, stress ed extrasistole

Le situazioni di ansia e stress possono influenzare il nostro battito cardiaco, rendendolo irregolare. Quando percepiamo una minaccia, il corpo si prepara alla risposta di attacco o fuga: il cuore accelera il ritmo per inviare più sangue ai muscoli, i muscoli si tendono e il respiro si fa più rapido. Questi cambiamenti fisiologici sono una risposta normale mediata dagli ormoni dello stress, come cortisolo e adrenalina.

Studi recenti hanno evidenziato che gli indicatori di ansia e depressione risultano significativamente più elevati nei pazienti con extrasistole sopraventricolare, secondo scale psicometriche validate (Mikhaylov et al., 2020).

È importante sottolineare che, termini come "depressione ansiosa" o "ansia ed extrasistole" sono spesso usati dagli utenti per descrivere il proprio vissuto, ma in ambito clinico si fa riferimento a disturbi d'ansia o disturbi depressivi secondo i criteri del DSM-5-TR. Tuttavia, la presenza di sintomi ansiosi può effettivamente aumentare la percezione e la frequenza delle extrasistole.

A volte, questa risposta può essere così intensa da generare extrasistole, ovvero battiti anticipati che interrompono il ritmo regolare del cuore. Si tratta di un fenomeno comune e solitamente benigno, ma può essere spaventoso, soprattutto se già si è in uno stato di allerta.

Suzy Hazelwood - Pexels

Interrompere il circolo vizioso

In alcuni casi, l'ansia e lo stress possono creare un vero e proprio circolo vizioso: la percezione delle extrasistole può aumentare il livello di preoccupazione, portando a un aumento della frequenza e della percezione delle stesse. Anche la preoccupazione anticipatoria (“E se mi tornano?”) può mantenere alto il livello di stress e favorire il ripresentarsi del sintomo.

Per interrompere questo circolo vizioso, è importante imparare a riconoscere e gestire l'ansia e lo stress. Tecniche di rilassamento, respirazione consapevole, mindfulness e, in alcuni casi, un percorso psicoterapeutico, possono aiutare a ritrovare un equilibrio e a ridurre la frequenza delle extrasistole legate a fattori emotivi.

Comprendere quando le extrasistole rappresentano un fenomeno benigno e quando, invece, possono costituire un segnale di allarme è fondamentale per la tutela della salute.

Ci sono situazioni in cui le extrasistole possono essere il campanello d’allarme di una condizione cardiaca più seria. Se le extrasistole sono molto frequenti, associate a sintomi come dolore toracico, dispnea, sincope o perdita di coscienza, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un medico. Anche un’anamnesi familiare di morte improvvisa o patologie cardiache può costituire un elemento di rischio.

Se ti riconosci in una di queste condizioni, non rimandare e richiedi una valutazione specialistica. Un controllo tempestivo può fare la differenza.

Strategie per gestire ansia ed extrasistole

Gestire le extrasistole e l’ansia che ne consegue può essere complesso, ma esistono strategie pratiche che possono favorire un maggiore benessere. Oltre all’eventuale trattamento medico, il supporto psicologico e uno stile di vita sano svolgono un ruolo fondamentale nella riduzione dei sintomi e del disagio percepito.

Ad esempio, la respirazione profonda a sei respiri al minuto si è dimostrata efficace nell’eliminare le extrasistoli ventricolari premature (PVC) in una giovane donna di 18 anni con frequenti PVC, ansia e palpitazioni (Sankaranarayanan Prakash et al., 2006).  Tuttavia, ogni persona è unica e non esistono soluzioni universali: è importante trovare le strategie più adatte alle proprie esigenze, possibilmente con il supporto di professionisti.

Oltre alle tecniche di rilassamento e di gestione dello stress, è importante fare modifiche dello stile di vita: l’attività fisica regolare, un’alimentazione equilibrata e un sonno di qualità sono alleati preziosi per la salute del tuo cuore e della tua mente. Evitare sostanze eccitanti come caffeina, nicotina e alcol può ridurre le extrasistole legate a questi stimolanti.

il supporto sociale è cruciare per condividere le tue preoccupazioni con persone di fiducia può alleggerire il peso dell’ansia e offrirti nuove prospettive. Infine unm monitoraggio consapevole aiuta a riconoscere i pattern disfunzionali e mettere in altto alternative più sane.

Il supporto psicologico e il ruolo del medico

Affrontare le extrasistole legate all'ansia può essere un percorso complesso, dove il supporto psicologico può fare davvero la differenza. L’ansia, infatti, non solo può scatenare o amplificare i sintomi, ma può anche innescare un circolo vizioso di preoccupazione e ipervigilanza che alimenta il disagio. Un terapeuta può aiutarti a esplorare le tue emozioni e a comprendere i meccanismi che collegano mente e corpo, accompagnandoti nell’acquisizione di strategie per gestire lo stress e l’ansia. Il medico, invece, è la figura chiave nella diagnosi e nella scelta del trattamento più adeguato per le extrasistole. Solo lui può valutare la necessità di approfondimenti diagnostici o di un trattamento farmacologico. Il lavoro congiunto di medico e terapeuta può offrirti un approccio integrato, rispettoso della tua unicità e orientato al tuo benessere complessivo.

Quando rivolgersi al medico

La preoccupazione che le extrasistole possano essere pericolose, anche quando sono causate dall’ansia, è comprensibile. Chi ne soffre può ricorrere a strategie di rilassamento e modifiche dello stile di vita per gestire stress e ansia. Tuttavia, è importante riconoscere quando è il momento di rivolgersi a un medico. Se le extrasistole sono frequenti, persistenti o accompagnate da sintomi come dolore toracico, svenimenti, difficoltà respiratorie o palpitazioni gravi, è fondamentale consultare uno specialista. Questi segnali potrebbero indicare condizioni più serie che richiedono un’attenzione immediata. La tempestività nel cercare aiuto può fare la differenza nella prevenzione di complicazioni e nel garantire un intervento appropriato. Non sottovalutare mai i segnali che il tuo corpo ti manda: la tua salute è una priorità e merita tutta l’attenzione necessaria.

Un nuovo inizio per il proprio benessere

Le extrasistole non sono solo una questione di salute cardiaca, ma rappresentano un campanello d’allarme sull’equilibrio complessivo della nostra salute. Ascoltare il proprio corpo è il primo passo verso il benessere. La prevenzione inizia dalla consapevolezza: non ignorare i segnali che il tuo cuore ti manda. Adottare uno stile di vita sano, gestire lo stress e l’ansia, e rivolgersi a professionisti qualificati sono scelte che possono fare la differenza. Ricorda, non sei solo in questo percorso; il supporto di medici, psicologi e il calore delle persone a te vicine sono risorse preziose. Il tuo benessere è un viaggio che merita attenzione e cura. Se senti che le tue preoccupazioni legate alle extrasistole stanno impattando il tuo benessere psicologico, considera la possibilità di iniziare il tuo percorso con Unobravo.

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