Intelligenza emotiva al lavoro

Intelligenza emotiva al lavoro
Lucia Ianna
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Gestaltico
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
1.10.2025
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Cos'è l'intelligenza emotiva e perché è una soft skill cruciale

L'intelligenza emotiva è la capacità di riconoscere, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie emozioni e quelle degli altri.

Non si tratta di sopprimere i sentimenti, ma di utilizzarli come una bussola per orientarsi nelle relazioni e nelle sfide quotidiane, specialmente in ambito lavorativo.

I ricercatori Salovey e Mayer, pionieri del concetto, la definirono come uno strumento essenziale per adattarsi in modo funzionale ai diversi contesti sociali.

I 5 pilastri dell'intelligenza emotiva secondo Goleman

Lo psicologo Daniel Goleman ha reso popolare il concetto, identificando cinque competenze fondamentali che costituiscono l'intelligenza emotiva:

  • Consapevolezza di sé: la capacità di riconoscere le proprie emozioni e il loro impatto sui propri pensieri e comportamenti.
  • Dominio di sé (o autoregolazione): l'abilità di gestire le proprie emozioni, specialmente quelle più intense, per evitare reazioni impulsive.
  • Motivazione: la spinta interiore a perseguire i propri obiettivi con tenacia e ottimismo, anche di fronte alle difficoltà.
  • Empatia: la capacità di comprendere i sentimenti e le prospettive degli altri, mettendosi nei loro panni.
  • Abilità sociali: la competenza nel gestire le relazioni, comunicare efficacemente, influenzare positivamente e risolvere i conflitti.

I vantaggi dell'intelligenza emotiva nel contesto lavorativo

Investire sull'intelligenza emotiva in azienda non è solo una questione di benessere, ma un fattore strategico che porta a risultati concreti.

A conferma di ciò, una vasta meta-analisi che ha coinvolto i dati di oltre 78.000 partecipanti ha dimostrato che l'intelligenza emotiva è positivamente e significativamente correlata con la soddisfazione lavorativa e l'impegno verso l'azienda (Çaǧlar Doǧru, 2022).

Un team emotivamente intelligente è più coeso, produttivo e resiliente.

Ecco i principali benefici:

  • Migliore gestione dei conflitti: l'empatia e l'autoregolazione aiutano a disinnescare le tensioni prima che degenerino.
  • Prevenzione del burnout : una maggiore consapevolezza di sé permette di riconoscere i segnali di stress e agire per tempo.
  • Aumento della produttività: un clima di lavoro positivo e collaborativo favorisce la concentrazione e la performance.
  • Leadership efficace: i leader con alta intelligenza emotiva sanno motivare, ispirare fiducia e valorizzare i propri collaboratori.

Riduzione del turnover: i dipendenti si sentono più compresi e valorizzati, aumentando la loro soddisfazione e lealtà verso l'azienda.

fauxels - Pexels

Esempi pratici di intelligenza emotiva al lavoro

Come si manifesta concretamente l'intelligenza emotiva in ufficio? Ecco alcune situazioni comuni:

  • Dare e ricevere feedback: una persona emotivamente intelligente sa offrire una critica costruttiva senza ferire l'altro e sa accogliere un feedback senza mettersi sulla difensiva, vedendolo come un'opportunità di crescita.
  • Gestire una scadenza stressante: invece di farsi prendere dal panico (reazione impulsiva), una persona con un buona intelligenza emotiva riconosce l'ansia (consapevolezza), sa come gestirla (autoregolazione) e comunica chiaramente al team lo stato di avanzamento (abilità sociali).
  • Affrontare un cambiamento organizzativo: una persona con intelligenza emotiva sviluppata mostra empatia verso i colleghi preoccupati, ascoltando i loro timori e aiutando a vedere gli aspetti positivi del cambiamento, motivando il gruppo.

L’interesse per l’intelligenza emotiva sul posto di lavoro deriva dal riconoscimento diffuso che capacità come autoconsapevolezza, autogestione, empatia e abilità sociali distinguono  i lavoratori e i leader di maggior successo dalla media. Questo  è particolarmente evidente  in ruoli professionali e  dirigenziali di alto livello, dove le competenze tecniche e cognitive sono simili, ma ciò che fa la differenza è il modo in cui  le persone gestiscono sé stesse e le loro relazioni - Daniel Goleman

Come sviluppare e allenare la tua intelligenza emotiva

L'intelligenza emotiva non è un tratto innato e immutabile, ma una competenza che può essere allenata e potenziata nel tempo.

Una recente meta-analisi ha esaminato l'efficacia dei percorsi formativi in ambito lavorativo, concludendo che i training sull'intelligenza emotiva producono effetti positivi di moderata entità che persistono anche a più di tre mesi dalla fine dell'intervento (Mehler et al., 2024).

Ecco alcuni passi pratici per iniziare:

  • Pratica l'auto-osservazione: tieni un diario delle tue emozioni per capire cosa le scatena e come reagisci.
  • Migliora l'ascolto attivo: quando parli con un collega, concentrati non solo sulle parole, ma anche sul linguaggio del corpo e sul tono di voce per cogliere il suo stato emotivo.
  • Chiedi feedback: domanda a persone di fiducia come percepiscono le tue reazioni e la tua capacità di gestire le relazioni.
  • Impara a fare una pausa: prima di reagire a una situazione stressante, prenditi un momento per respirare e scegliere una risposta ponderata invece di una reazione istintiva.

Coltiva le tue competenze emotive per crescere professionalmente

Sviluppare l'intelligenza emotiva è un investimento su te stesso che porta benefici duraturi, non solo migliorando il clima lavorativo e le performance, ma arricchendo la tua vita in ogni suo aspetto. Imparare a navigare il complesso mondo delle emozioni è un percorso di crescita che ti renda più resiliente, consapevole e connesso con gli altri. Se senti il bisogno di una guida in questo viaggio di scoperta e potenziamento personale, un professionista può fornirti gli strumenti giusti per te.

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Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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