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La famiglia come sistema

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Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
La famiglia come sistema
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
5.11.2025
Ultimo aggiornamento il
5.11.2025
La famiglia come sistema
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In famiglia le cose non vanno come vorresti?

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Gli eventi che determinano il ciclo di vita di una famiglia hanno fattori scatenanti, come quelli che vengono definiti “eventi normativi”, come:

  • la nascita;
  • l’uscita di un figlio da casa;
  • l’arrivo di un nuovo componente.

A questi si aggiungono gli “eventi paranormativi”, come:

  • una morte improvvisa;
  • incidenti.

Cos’è un sistema

Lo psichiatra e psicoterapeuta Salvador Minuchin, nel 1974, ha concettualizzato la famiglia come un sistema caratterizzato da una struttura ben definita. Ogni famiglia costruisce nel tempo un proprio modo di funzionare, fatto di abitudini, regole implicite e schemi relazionali che si ripetono. Questi modelli sono utili per:

  • definire la relazione;
  • regolare il comportamento;
  • favorire la flessibilità;
  • adattarsi a richieste evolutive o ambientali.

Con il termine sistema si intende un insieme di elementi connessi tra loro da reciproche relazioni. Questi elementi, pur mantenendo una propria individualità, insieme danno vita a un tutt’uno con proprietà nuove e diverse.

La famiglia è un sistema le cui parti sono rappresentate dai diversi membri che la compongono e che, tramite le loro azioni, contribuiscono allo sviluppo dell’intero nucleo, dotato di caratteristiche e regole proprie. L’azione di ogni componente influenza gli altri e l’intero sistema familiare, modificandone gli equilibri e generando trasformazioni che coinvolgono anche il singolo individuo.

Elina Fairytale - Pexels

Come funzionano le famiglie

Gli studi dell’antropologo Gregory Bateson hanno posto le basi per una nuova comprensione dei sistemi di comunicazione umana, introducendo l’idea che ogni comportamento sia parte di una rete di relazioni interdipendenti e circolari.

A partire dal suo contributo e dalla teoria generale dei sistemi di Ludwig von Bertalanffy (1968), la famiglia è stata progressivamente considerata un sistema relazionale complesso, governato da alcune leggi fondamentali:

  • non sommatività: la famiglia è più della somma dei suoi membri; le interazioni tra i componenti generano regole, significati e valori propri del sistema.
  • influenza reciproca: ogni azione di un membro influenza e viene influenzata dalle azioni degli altri, in un processo di causalità circolare (Bateson, 1972)
  • equifinalità: la condizione di partenza di un sistema non determina il suo stato finale. Due famiglie possono partire da circostanze simili e progredire in modo molto diverso (von Bertalanffy, 1968).
  • omeostasi: ogni famiglia tende a mantenere equilibrio, stabilità, continuità e coerenza nel tempo (Scabini & Cigoli, 2000).
  • morfogenesi: la capacità del sistema familiare di trasformarsi nei momenti di crisi, come il passaggio da una fase evolutiva all’altra (ad esempio, la nascita di un figlio o l’uscita di casa di un componente).

Riti, miti e copioni

Ogni persona porta con sé un bagaglio familiare che comprende:

  • riti;
  • miti;
  • copioni;

utili per affrontare gli eventi della vita. In alcune situazioni, questi elementi possono rappresentare una guida, mentre in altre potrebbero diventare un ostacolo alla realizzazione dei propri obiettivi o desideri.

Cosa intendiamo per mito

I miti sono un insieme di credenze, valori e narrazioni condivise dai membri di una stessa famiglia e vengono trasmessi di generazione in generazione che contribuiscono a dare vita all’identità familiare . I miti familiari hanno il ruolo di:

  • offrire risposte ai grandi temi della vita;
  • veicolare valori morali che rafforzano il senso di appartenenza del singolo.
Elina Fairytale - Pexels

Secondo lo psichiatra e psicoterapeuta John Byng-Hall, diversi elementi contribuiscono alla formazione del mito familiare, tra cui:

  • i racconti: storie che spesso narrano gesta quasi eroiche di un componente della famiglia;
  • le fiabe: episodi inventati ma trasmessi come veri, per coprire avvenimenti che la famiglia giudica negativamente;
  • i segreti: storie o episodi tramandati con la richiesta di non diffondere l’informazione, creando legami particolari tra i membri;
  • le leggende familiari: storie che hanno lo scopo di trasmettere specifici valori morali.

Cos'è un rito familiare?

Con il termine rito si fa riferimento a una serie di comportamenti messi in atto dalla famiglia, ai quali partecipano tutti o la maggior parte dei componenti. La funzione dei riti è quella di trasmettere ai vari membri:

  • valori;
  • attitudini;
  • modalità comportamentali.

Esiste un legame molto forte tra il mito e il rito familiare: sono proprio i riti, attraverso la loro ripetizione e il loro significato simbolico, a creare gli elementi costitutivi del mito familiare.

I riti sono influenzati dalle convinzioni e dai valori dell’ambiente culturale esterno,e anche credenze interne, spesso non espresse verbalmente ma trasmesse attraverso il rituale e le modalità con cui viene vissuto.

cottonbro - Pexels

Cos’è un copione familiare

L’eredità di questi miti e il loro apprendimento avvengono in modo inconsapevole e vengono messi in atto nei momenti di difficoltà o forte tensione, attingendo dal ruolo che ci è stato assegnato nel copione familiare. Immaginiamo, ad esempio, una famiglia in cui ci sono conflitti tra fratelli adulti:

  • uno assume il ruolo di “pecora nera”;
  • l’altro di “cavaliere bianco”.

Questi ruoli contribuiscono a mantenere l’omeostasi della famiglia. Spesso, entrambi i figli saranno portati a mantenere queste funzioni anche nelle proprie relazioni future.

Chi è il terapeuta sistemico?

Il terapeuta sistemico relazionale parte dal presupposto che lo sviluppo e il comportamento di una persona non possono essere compresi senza considerare il suo contesto familiare. Ogni individuo è parte di un sistema in cui influenza il comportamento degli altri e ne viene a sua volta influenzato.

Fin dai primi incontri, il terapeuta interagisce con la famiglia (presente in terapia o solo nella narrazione del singolo), sapendo di trovarsi di fronte a un “sistema complesso”, formato da individui con caratteristiche personali e relazionali uniche. Il terapeuta assume una posizione di ascolto attivo e si rende visibile anche attraverso restituzioni e ridefinizioni, che aiutano la persona ad acquisire una nuova visione di sé, della propria storia personale e familiare.

L'evoluzione della teoria sistemica familiare

La teoria sistemica familiare ha attraversato diverse fasi di sviluppo, arricchendosi grazie al contributo di numerosi studiosi. Negli anni '50, il lavoro di Murray Bowen, psichiatra e pioniere della terapia familiare, ha introdotto concetti fondamentali come la differenziazione del sé e la fusione emotiva. Bowen ha sottolineato come ogni individuo sia influenzato dalle dinamiche familiari, ma abbia anche la possibilità di sviluppare una propria autonomia emotiva.

Negli anni successivi, autori come Salvador Minuchin hanno approfondito il concetto di struttura familiare, mentre Gregory Bateson ha portato l'attenzione sulle modalità di comunicazione e sulle regole implicite che governano le relazioni. Più recentemente, studiosi come Miller, Anderson e Keala hanno esplorato l'impatto dei cambiamenti sociali e culturali sulle famiglie, evidenziando la necessità di un approccio sempre più flessibile e attento alle diversità.

Questa evoluzione teorica ha permesso di comprendere meglio la complessità delle famiglie e di sviluppare strumenti terapeutici spesso più efficaci e personalizzati.

Concetti chiave della teoria sistemica familiare

Per comprendere a fondo il funzionamento delle famiglie come sistemi, è importante soffermarsi su alcuni concetti chiave. La differenziazione del sé rappresenta la capacità di una persona di mantenere la propria identità e autonomia emotiva, pur restando in relazione con gli altri membri della famiglia. Un buon livello di differenziazione può permettere di gestire meglio i conflitti e le pressioni familiari; inoltre, la differenziazione del sé (DoS) è stata identificata come un predittore significativo della salute psicologica e della qualità matrimoniale (Calatrava et al., 2022).

  • Fusione emotiva: si verifica quando i confini tra i membri della famiglia sono poco definiti, portando a una forte dipendenza emotiva reciproca. Questo può rendere difficile affrontare i cambiamenti o le crisi.
  • Meccanismi di gestione dell’ansia: le famiglie sviluppano strategie, spesso inconsapevoli, per gestire le tensioni interne. Questi meccanismi possono includere la formazione di alleanze, la delega di ruoli specifici o l’evitamento dei conflitti.
  • Cicli di vita familiari: ogni famiglia attraversa fasi evolutive (come la nascita di un figlio, l’adolescenza, l’uscita dei figli di casa) che richiedono adattamenti e rinegoziazione dei ruoli.

Questi concetti aiutano a leggere le dinamiche familiari in modo più profondo e a individuare le risorse e le criticità presenti nel sistema.

Un esempio pratico: la famiglia Rossi

Per rendere più concreti i concetti teorici, immaginiamo la storia della famiglia Rossi. Dopo la nascita del secondo figlio, i genitori notano un aumento dei conflitti tra i fratelli. La madre tende a proteggere il più piccolo, mentre il padre si aspetta che il maggiore sia più autonomo. Questa dinamica genera tensioni e incomprensioni.

In un percorso ipotetico di terapia sistemica, potrebbe emergere che la madre abbia vissuto in una famiglia dove il primogenito aveva molte responsabilità, mentre il padre proviene da un contesto in cui l’autonomia era fortemente valorizzata. Questi miti familiari — ovvero le credenze e le aspettative tramandate nel tempo — influenzano le aspettative e i comportamenti attuali. Inoltre, le teorie dei sistemi familiari e dell'attaccamento convergono nel descrivere una diade madre-figlio eccessivamente vicina, fenomeno che gli studiosi dell'attaccamento interpretano come l’interazione tra un attaccamento ambivalente nei bambini e un attaccamento preoccupato nelle madri (Rothbaum et al., 2002).

Attraverso il lavoro terapeutico, la famiglia Rossi impara a riconoscere i propri copioni relazionali e a comunicare in modo più aperto, favorendo un clima di maggiore comprensione e collaborazione. Questo esempio mostra come la consapevolezza delle dinamiche sistemiche e intergenerazionali possa contribuire a superare le difficoltà e a promuovere il benessere dei membri.

L’importanza della famiglia nella salute mentale: dati e prospettive

Le ricerche più recenti sottolineano quanto il benessere familiare sia strettamente connesso alla salute mentale dei suoi membri. Secondo il DSM-5, molte condizioni psicologiche, come i disturbi d’ansia o dell’umore, possono essere influenzate dalle dinamiche familiari e dai modelli di comunicazione appresi nell’infanzia. Inoltre, le famiglie possono sia facilitare che ostacolare l'internalizzazione dello stigma nei pazienti con gravi malattie mentali attraverso interazioni quotidiane negative o positive (Min Yin et al., 2024), sottolineando così l’importanza di un ambiente familiare supportivo per promuovere il benessere psicologico.

Uno studio pubblicato su "Family Process" (Miller, Anderson & Keala, 2004) evidenzia che le famiglie che riescono a mantenere una buona flessibilità e coesione hanno una maggiore capacità di affrontare eventi stressanti e di supportare i membri in difficoltà. Questi dati confermano l’importanza di considerare la famiglia come un sistema interconnesso, in cui ogni cambiamento può avere effetti su tutti i componenti.

Per i professionisti della salute mentale, è fondamentale valutare il contesto familiare durante la presa in carico, al fine di individuare risorse e possibili aree di intervento.

Consigli pratici per famiglie e professionisti

Affrontare le sfide della vita familiare può essere complesso, ma esistono alcune strategie utili sia per le famiglie che per i professionisti:

  • Favorire la comunicazione aperta: dedicare momenti di ascolto reciproco può aiutare a prevenire incomprensioni e a rafforzare i legami.
  • Riconoscere i propri copioni: essere consapevoli dei ruoli e delle aspettative che si ripetono in famiglia può permettere di modificarli quando diventano fonte di disagio.
  • Promuovere la flessibilità: accettare che i cambiamenti fanno parte della vita familiare e adattarsi alle nuove esigenze può essere fondamentale per il benessere di tutti.
  • Chiedere supporto quando necessario: rivolgersi a un professionista può offrire uno spazio sicuro per esplorare le dinamiche familiari e trovare nuove modalità di relazione.

Questi suggerimenti possono essere un punto di partenza per migliorare la qualità delle relazioni familiari e favorire una crescita armoniosa di ogni membro.

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