Come supportare al meglio i tuoi figli?
Trova il tuo psicologo
Valutato Eccellente su Trustpilot
Blog
/
Psicologia infantile
5
minuti di lettura

La mindfulness a scuola

La mindfulness a scuola
Chiara Tortarolo
Psicologa ad orientamento Cognitivo-costruttivista
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Ultimo aggiornamento il
6.11.2025
La mindfulness a scuola
Iscriviti alla newsletter
Se ti è piaciuto, condividilo

Come supportare al meglio la sua crescita?

Unobravo è la piattaforma di psicologia online leader in Italia. Compila il questionario per trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze.

Inizia il questionario
  • 100% online, flessibile e sicuro
  • Incontro conoscitivo gratuito
  • Già scelto da oltre 400.000 pazienti
9.000+ psicologi sulla piattaforma

Il contesto  scolastico accompagna gli studenti per tutto il loro percorso di crescita fino all'età adulta, rappresentando una delle realtà principali in cui si gioca la costruzione della propria personalità e la formazione di valori e significati, anche andando al di là delle nozioni didattiche.

Attori principali di questo percorso sono gli insegnanti, il cui benessere lavorativo viene spesso dimenticato, con il rischio di esporre questa categoria professionale ad alti livelli di rischio di burnout. Per questo motivo, la scuola è un luogo privilegiato per mettere in atto programmi di promozione della salute e di prevenzione. Uno strumento utile può essere la pratica della mindfulness.

Che cos'è la mindfulness?

La mindfulness è la consapevolezza che emerge nel momento in cui si presta attenzione all'esperienza presente, in modo intenzionale e non giudicante, così da poterla osservare momento per momento. Questo tipo di consapevolezza permette di appropriarsi di ogni istante della propria vita che, indipendentemente dalla sua valenza positiva o negativa, è importante in quanto unico e irripetibile.

Diversi studi e applicazioni cliniche (Saphiro et al., 2008) hanno evidenziato come la pratica della consapevolezza sia associata a benefici significativi tra cui:

  • riduzione dell'ansia e dello stress
  • miglioramento delle capacità di regolazione emotiva, specialmente in persone che hanno vissuto traumi psicologici
  • potenziamento delle capacità attentive
  • riduzione delle ruminazioni mentali
  • miglioramento di un atteggiamento di accettazione, non giudicante e compassionevole verso se stessi e gli altri.

Perché portare la mindfulness a scuola?

La scuola può diventare il luogo in cui gli studenti sperimentano forti pressioni e a volte veri e propri attacchi d'ansia. È infatti un contesto particolarmente ricco di sfide, sia sul piano dell'apprendimento sia su quello delle relazioni sociali. Insegnare esercizi di mindfulness per la gestione dell'ansia, ad esempio, può aiutare a fronteggiare lo stress derivante dal contesto scolastico, spesso associato:

  • alla richiesta di una buona performance
  • alle aspettative
  • al rapporto con i compagni e con l'insegnante.

Anche per i docenti il lavoro nella scuola può diventare fonte di malessere e stress. Essere un buon insegnante, infatti, può essere complesso, perché non dipende solamente dalla quantità di conoscenze acquisite negli anni di studio, ma anche dalla capacità di trasmetterle, di tenere vivo l'interesse degli alunni e di gestire simultaneamente una costante attenzione spartita tra i bisogni della classe e quelli del singolo. Il ruolo dell’insegnante porta spesso a gestire relazioni articolate che lo vedono come punto di riferimento negli scambi tra alunni, genitori, colleghi e figure istituzionali.

Come portare la mindfulness nelle scuole?

Ci sono tre modalità attraverso le quali i percorsi di mindfulness vengono introdotti nell'ambiente scolastico:

  • percorsi di pratica con gli studenti: uno psicologo qualificato guida le classi nell'esercizio della mindfulness. In questo caso il beneficio dell'intervento dipende dall'esperienza diretta con la pratica;
  • percorsi di pratica con gli insegnanti: i docenti diventano portatori di una nuova attitudine alla vita, a se stessi e alle relazioni. Questo si riflette sulle relazioni con gli studenti e sul clima della classe, agendo come programma di prevenzione dello stress;
  • rendere gli insegnanti istruttori di mindfulness dei propri allievi: quest'ultima possibilità combina le precedenti, permettendo così l'esperienza diretta della pratica sia al corpo docente che agli studenti, aumentando i benefici per entrambi.
Ksenia Chernaya - Pexels

Quali sono i benefici?

La mindfulness, lavorando sulla focalizzazione dell'attenzione sulle sensazioni corporee e sui propri pensieri ed emozioni, può portare alunni e insegnanti a una maggiore consapevolezza del proprio Sé fisico ed emotivo.

Questo approccio consente di potenziare le condizioni d’apprendimento, incrementando le capacità cognitive che lo sostengono e promuovendo un clima relazionale positivo e un maggiore benessere percepito all’interno del gruppo classe. Le ricerche condotte su diversi programmi di mindfulness nelle scuole hanno evidenziato, per gli studenti, una maggiore consapevolezza emotiva, un potenziamento del funzionamento esecutivo e dell’attenzione, nonché lo sviluppo del controllo inibitorio e il miglioramento delle funzioni esecutive, aspetti fondamentali per la crescita sociale, emotiva e per una salute mentale positiva nei bambini (Andreu et al., 2023). Inoltre, emergono migliori strategie di coping per la risoluzione dei problemi, insieme a una diminuzione dell’impulsività e delle sintomatologie ansiose e depressive.

Gli insegnanti possono beneficiare della mindfulness in diversi modi: essa favorisce una maggiore capacità di regolazione emotiva, incrementa la consapevolezza e i sentimenti di compassione, migliora il benessere percepito e contribuisce a una diminuzione dello stress, nonché delle sintomatologie ansiose e depressive. Inoltre, è stato osservato che dopo 3 mesi di partecipazione a un programma di riduzione dello stress basato sulla mindfulness (MBSR), gli insegnanti hanno ridotto in modo statisticamente significativo il loro punteggio di stress percepito (PSS) rispetto al gruppo di controllo (Bonde et al., 2022).

Introdurre momenti di consapevolezza nelle scuole aiuta sia studenti che insegnanti nel complesso processo di insegnamento-apprendimento, favorendo un migliore clima di classe e ponendo le basi per scambi relazionali ricchi e fiorenti. In particolare, è stato osservato che gli studenti degli insegnanti che hanno partecipato a programmi di mindfulness percepiscono una qualità superiore nell’impegno relazionale dei docenti in classe, riportano un miglioramento del proprio benessere e, secondo quanto rilevato dai loro genitori, sviluppano competenze sociali più solide (de Carvalho et al., 2021).

Esempi pratici di esercizi di mindfulness a scuola

Introdurre la mindfulness in classe può essere semplice e adattabile alle diverse fasce d’età. Ecco alcuni esempi di esercizi pratici che possono essere proposti agli studenti, suddivisi per ordine scolastico:

Scuola primaria:

  • Il respiro della pancia: i bambini vengono invitati a sedersi comodamente, appoggiare le mani sulla pancia e osservare il movimento che avviene durante l’inspirazione e l’espirazione. Questo esercizio può aiutare a sviluppare la consapevolezza del respiro e a calmare la mente.
  • La campanella della presenza: l’insegnante suona una campanella e chiede agli alunni di ascoltare il suono fino a quando non svanisce completamente, portando l’attenzione solo a quel momento.

Scuola secondaria di primo grado:

  • Body scan guidato: gli studenti vengono guidati nell’esplorazione delle sensazioni corporee, partendo dai piedi fino alla testa. Questo esercizio può favorire il rilassamento e la connessione con il proprio corpo.
  • Osservazione dei pensieri: si invita la classe a chiudere gli occhi per qualche minuto e a notare i pensieri che emergono, senza giudicarli o cercare di modificarli, ma semplicemente lasciandoli andare come nuvole nel cielo.

Scuola secondaria di secondo grado:

  • Diario della consapevolezza: gli studenti possono tenere un diario in cui annotare le proprie esperienze di mindfulness, riflettendo su emozioni, pensieri e sensazioni vissute durante la giornata.
  • Mindful walking: durante una breve passeggiata, si invita a prestare attenzione ai movimenti del corpo, al contatto dei piedi con il suolo e alle sensazioni che emergono, favorendo una presenza attiva nel qui e ora.

Questi esercizi possono essere adattati in base alle esigenze della classe e al tempo a disposizione, anche solo per pochi minuti al giorno.

Foto di Gabby K – Pexels

Strumenti operativi: diari di bordo e auto-monitoraggio

Per sostenere la pratica della mindfulness a scuola, può essere utile proporre strumenti di auto-monitoraggio sia per studenti che per insegnanti. Questi strumenti possono aiutare a rendere visibili i progressi e a favorire una maggiore consapevolezza delle proprie emozioni e reazioni. Possono essere usati, ad esempio:

  • Diario di bordo per studenti: un semplice quaderno o una scheda strutturata dove annotare, al termine di ogni esercizio, le sensazioni provate, i pensieri ricorrenti e le eventuali difficoltà incontrate. Questo può favorire la riflessione personale e la crescita emotiva.
  • Registro delle emozioni: Una tabella settimanale in cui segnare, con colori o simboli, lo stato d’animo prevalente della giornata. Questo strumento può aiutare a riconoscere i propri stati emotivi e a individuare eventuali cambiamenti nel tempo.
  • Scheda di auto-valutazione per insegnanti: un supporto per monitorare il proprio livello di stress, la qualità della relazione con la classe e la frequenza delle pratiche di mindfulness svolte. Questo può permettere di adattare gli interventi alle reali necessità del gruppo.

Questi materiali possono essere personalizzati e condivisi in formato cartaceo o digitale, facilitando la continuità della pratica anche a casa.

Guida pratica: come integrare la mindfulness nella routine scolastica

Rendere la mindfulness una parte integrante della giornata scolastica può richiedere di inserirla in modo graduale e strutturato. Ecco una sequenza di attività che può essere seguita:

  • Inizio della giornata: 3-5 minuti dedicati a un esercizio di respirazione consapevole o di ascolto silenzioso possono favorire la concentrazione e creare un clima sereno.
  • Durante le lezioni: brevi pause di consapevolezza, come l'invito agli studenti a chiudere gli occhi e a percepire il proprio corpo seduto sulla sedia, oppure a fare tre respiri profondi prima di un compito impegnativo, possono aiutare la concentrazione.
  • Gestione dei momenti di tensione: quando si percepisce nervosismo o agitazione in classe, si può proporre un esercizio di "reset" come il body scan di un minuto o la visualizzazione di un luogo sicuro.
  • Fine della giornata: si può concludere con una breve riflessione guidata, chiedendo agli studenti di condividere una cosa per cui si sentono grati o un momento in cui si sono sentiti presenti a se stessi.

Questa routine può essere adattata in base alle esigenze della classe e alle preferenze degli insegnanti, mantenendo sempre uno spazio di ascolto e accoglienza.

Foto di Kampus – Pexels

Evidenze scientifiche sull’efficacia della mindfulness a scuola

Numerosi studi internazionali hanno valutato l’impatto della mindfulness nel contesto scolastico, evidenziando risultati significativi sia per gli studenti che per gli insegnanti. Ad esempio, una meta-analisi pubblicata sulla rivista scientifica Mindfulness ha rilevato che i programmi di mindfulness nelle scuole sono stati associati a una riduzione dello stress percepito negli studenti fino al 30% rispetto ai gruppi di controllo (Zenner et al., 2014). Inoltre, tre interventi di mindfulness a scuola—Learning to BREATHE, Mindfulness in School Project e mindfulness-based stress reduction (MBSR)— sono stati riscontrati molto efficaci e promettenti, soprattutto tra studenti delle scuole medie e superiori (Marshall et al., 2025). Per quanto riguarda il miglioramento dell’attenzione, è stato riscontrato un aumento delle capacità attentive e della concentrazione nei bambini che hanno partecipato a interventi di mindfulness, con conseguenti effetti positivi anche sul rendimento scolastico (Felver et al., 2016). Sul piano della regolazione emotiva, Schonert-Reichl et al. (2015) hanno mostrato che la pratica regolare della mindfulness in classe può favorire una maggiore regolazione delle emozioni e una diminuzione dei comportamenti impulsivi. Anche il benessere degli insegnanti risulta influenzato positivamente: secondo una ricerca di Roeser et al. (2013), i docenti che hanno seguito percorsi di mindfulness hanno riportato una diminuzione dei sintomi di burnout e un miglioramento della qualità della relazione con gli studenti. Questi dati suggeriscono l’importanza di integrare la mindfulness nel curriculum scolastico come possibile strumento di promozione del benessere e di prevenzione del disagio.

Porta la mindfulness (e il benessere) nella tua scuola

La mindfulness può contribuire a trasformare l’esperienza scolastica, aiutando studenti e insegnanti a vivere con maggiore serenità, consapevolezza e fiducia ogni momento della giornata. Se desideri conoscere in prima persona questa tecnica e i suoi benefici, il supporto di uno psicologo qualificato può fare la differenza: con Unobravo puoi trovare un professionista esperto pronto ad accompagnarti in un percorso su misura, pensato per le tue esigenze, in uno spazio sicuro e non giudicante.

Come possiamo aiutarti?

Come possiamo aiutarti?

Trovare supporto per la tua salute mentale dovrebbe essere semplice

Valutato Eccellente su Trustpilot
Iniziare un percorsoEsplorare la terapia online
Leggere di più sul tema

FAQ

Hai altre domande?
Parlare con un professionista potrebbe aiutarti a risolvere ulteriori dubbi.

Collaboratori

Chiara Tortarolo
Professionista selezionato dal nostro team clinico
Psicologa ad orientamento Cognitivo-costruttivista
No items found.

Condividi

Se ti è piaciuto, condividilo
Iscriviti alla newsletter
No items found.