Salute mentale
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Lo psicologo... questo sconosciuto!

Lo psicologo... questo sconosciuto!
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Marcella Franco
Redazione
Psicologa ad orientamento Psicoanalitico
Unobravo
Pubblicato il
7.2.2020

Chi è lo psicologo e cosa fa? L’articolo 1 della Legge 18/2/1989 n. 56 “Ordinamento della professione di psicologo” recita:

“La professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”

La professione di psicologo è pertanto varia e articolata. Ciò significa che lo psicologo è un professionista che può operare in diversi ambiti:

  • da quello clinico alle risorse umane
  • dal marketing alla neuropsicologia e così via.

In ambito clinico, in particolare, gran parte del tempo di lavoro è impiegato per incontri e colloqui con i pazienti, ricorrendo qualora fosse necessario, all’uso di test con fini diagnostici e valutativi (come ad esempio i test per l'ansia). L’attività dello psicologo ha come finalità quella di:

  • favorire il cambiamento
  • potenziare le risorse
  • accompagnare gli individui, le coppie, le famiglie e le organizzazioni nelle diverse fasi della vita.

Molte persone non sanno come scegliere lo psicologo. Per questo motivo Unobravo offre l'opportunità di incontrare il professionista con cui eventualmente iniziare il percorso di terapia, dando accesso a un primo colloquio conoscitivo gratuito.

SHVETS production - Pexels

Come si diventa psicologo?

In Italia, per lavorare come psicologo è necessario:

  1. conseguire la laurea di secondo livello in psicologia;
  2. effettuare un successivo anno di tirocinio;
  3. conseguire l’abilitazione all’esercizio della professione;
  4. iscriversi alla sezione A dell’Albo professionale.

L’obbligo di iscrizione all’Ordine è garanzia deontologica di ogni iscritto all’Albo. Dal 2011 inoltre, tutti i professionisti iscritti ad un Ordine professionale hanno l’obbligo della formazione ed aggiornamento continui.

Una professione in continuo perfezionamento

La formazione continua obbligatoria permette a ogni professionista di perfezionare le proprie conoscenze, attraverso approfondimenti teorici e pratici del proprio percorso di studi.
In campo psicologico, l’aggiornamento delle competenze professionali risponde perfettamente alla richiesta sempre maggiore di figure altamente qualificate ed esperte, necessarie per una migliore comprensione della mente umana e del suo funzionamento.

Lum3n - Pexels

A tal proposito, lo psicologo può usufruire di diversi percorsi post lauream, fra cui:

  • dottorato di ricerca: che si prefigge di fornire le basi per intraprendere una carriera nell’ambito della ricerca e della docenza universitaria;
  • master di I e II livello e corsi di perfezionamento, che permettono di approfondire le conoscenze di una specifica area, attraverso contenuti più esperienziali;
  • scuole quadriennali di specializzazione, che permettono di maturare le conoscenze e gli strumenti per operare nel campo della psicoterapia.

Lo psicologo opera sia in studi privati (come libero professionista), sia nei servizi pubblici (ospedali, consultori, servizi per l’infanzia e adolescenza, comunità terapeutiche, residenze per gli anziani, scuole, etc.) e, recentemente, sta avendo maggior inclusione nel contesto scolastico mediante la promozione di sportelli d’ascolto.


I pregiudizi più comuni che ruotano intorno allo psicologo

Come ogni altra professione, anche intorno allo psicologo ruotano diversi luoghi comuni, alcuni dei quali rischiano di scoraggiare una richiesta d’aiuto quando necessaria. Fra questi, uno fra i più scomodi è che "lo psicologo non serve" e bisogna cavarsela da soli. Si tratta di un vecchio retaggio per cui alla salute mentale non viene attribuita la stessa importanza rispetto alla salute fisica.

Un altro ancora è che lo psicologo possa influenzare i pazienti nel prendere le decisioni della propria vita, dando consigli o praticando tecniche come l'ipnosi. In realtà lo psicologo non da consigli, ma aiuta la persona a trovare autonomamente la propria strada e, anche quando utilizza tecniche come l'ipnosi, non si tratta mai di strumenti manipolatori.

Un altro pregiudizio diffuso è che lo psicologo può prescrivere i farmaci. Tale dubbio può essere facilmente risolto guardando al percorso di formazione dello psicologo che, pur includendo alcuni principi di psicofarmacologia, non prevede la somministrazione di farmaci fra le sue aree di competenza. Proprio questa è una delle principali differenze tra psicologo e psichiatra.

Per questo motivo è utile che lo psicologo operi in comunicazione con altri professionisti della sanità, in modo da incoraggiare un intervento olistico alla persona.


Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

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