L’ansia è un’emozione secondaria che tutti sperimentiamo in risposta a situazioni di stress o pericolo. Il suo fine è proprio quello di prepararci ad affrontare situazioni in cui è necessario rimanere in allerta.
Tuttavia, quando l’ansia diventa intensa o cronica, essa può manifestarsi attraverso una serie di sintomi fisici che possono spaventare chi li prova. Uno di questi è il dolore al petto da ansia, un sintomo che spesso viene scambiato per un problema cardiaco, aumentando ulteriormente lo stato di agitazione della persona.
Molte persone che soffrono di attacchi d’ansia o di attacchi di panico, riferiscono, infatti, un senso di oppressione al petto, talvolta accompagnato da difficoltà respiratorie e tachicardia (Hamel et al., 2022; Mayou, 1998). Si tratta di sintomi che possono indurre a pensare immediatamente a un infarto o alla presenza di un’altra condizione cardiaca ma, nella maggior parte dei casi, si tratta di una risposta fisiologica legata all’ansia.
L’obiettivo di questo articolo sarà quello di fornire informazioni, basate su evidenze scientifiche, per comprendere, riconoscere e affrontare il dolore al petto da ansia, distinguendolo da altre cause più gravi.
Senso di oppressione al petto e ansia: perché succede?
Il dolore al petto da ansia nasce dall’attivazione di diversi meccanismi fisiologici da parte del sistema nervoso in risposta a uno stato di allarme percepito. Nel momento in cui il cervello interpreta una situazione come potenzialmente minacciosa, il corpo reagisce attraverso l’innesco di una serie di modificazioni fisiologiche con l’obiettivo di prepararsi ad affrontare l’imminente pericolo.
Nello specifico, entrano in atto dei meccanismi fisiologici, quali iperventilazione e tensione muscolare:
- durante un episodio d’ansia, si può provare una sensazione di oppressione al petto e fiato corto. Questo squilibrio nei livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue può portare a sviluppare sensazioni di vertigine da stress, formicolio agli arti e, soprattutto, tensione toracica e dolore intercostale
- l’ansia porta anche un irrigidimento dei muscoli, in particolare di quelli del torace e del diaframma, causando una sensazione di oppressione e dolore allo sterno.
Lo stress prolungato può portare allo sviluppo di contratture a livello muscolare nella zona intercostale, causando dolori acuti e persistenti. Si tratta di un fenomeno noto come dolore intercostale da stress e può avere una durata di ore o addirittura giorni.
Dal momento che il dolore al petto da ansia può essere facilmente confuso con un problema cardiaco, è importante evidenziare alcune differenze principali.
Il dolore al petto per l’ansia si manifesta in situazioni di forte stress ed è spesso accompagnato da respiro corto, tremori e vertigini. La sua intensità è variabile e si possono provare dolori quando si respira profondamente o si attuano particolari movimenti. Questo senso di oppressione su petto e stomaco tende ad attenuarsi con il rilassamento.
Un dolore cardiaco, invece, può insorgere durante uno sforzo fisico e non migliora con il riposo. È solitamente associato a sudorazione, nausea e dolore al braccio sinistro e può irradiarsi fino alla schiena o alla mandibola.
Nel caso in cui l’oppressione al petto e il fiato corso dovessero essere persistenti o fossero accompagnati da sintomi come svenimento, sudorazione fredda o dolore irradiato, è fondamentale contattare immediatamente un medico.
Sintomi del dolore al petto da ansia
Questa manifestazione fisica dell’ansia può assumere diverse forme, a seconda della risposta individuale allo stress. Alcuni sintomi comuni sono:
- fitte improvvise al petto che durano pochi secondi
- oppressione toracica, spesso accompagnata da difficoltà respiratorie
- bruciore al petto da ansia, che può essere confuso con il reflusso gastroesofageo
Queste sensazioni sono comuni negli attacchi di panico. Nel corso di un attacco, infatti, è frequente avvertire una forte sensazione di pressione sul petto, accompagnata da mancanza di respiro e dalla paura di soffocare. Si tratta di un sintomo che può essere spesso scambiato per un infarto, peggiorando ulteriormente l’ansia della persona.
L’ansia somatizzata allo stomaco causa acidità e reflusso gastroesofageo, che possono manifestarsi con un bruciore retrosternale, mentre la tensione prolungata dei muscoli dell'addome è in grado di causare dolori intercostali da stress, spesso localizzati nella parte sinistra o destra del torace. Infine, alcune persone riferiscono di percepire sensazioni di scosse elettriche, formicolii o spilli al petto, segno di un sistema nervoso iperattivato dall’ansia.
Quanto dura il dolore al petto da ansia?
Nel momento in cui il dolore è legato a un attacco di panico, generalmente ha una durata di pochi minuti e si attenua calmandosi. In alcuni casi, invece, la tensione muscolare cronica potrebbe causare dolore toracico e persistere per giorni o settimane.
Nei casi in cui invece il dolore dovesse essere costante, si intensificasse con l’attività fisica o risultasse associato ad altri sintomi preoccupanti, è fondamentale consultare un medico al fine di escludere cause cardiache.

Strategie per alleviare il dolore al petto
Esistono diverse strategie per ridurre il dolore al petto da ansia e gestire gli stati ansiosi, come:
- tecniche di rilassamento muscolare e respirazione: tra queste troviamo la respirazione diaframmatica, che aiuta a regolare il battito cardiaco e ridurre l’iperventilazione, così come il rilassamento muscolare progressivo, utile per alleviare la tensione accumulata.
- approcci terapeutici efficaci, come la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), la quale aiuta a riconoscere e modificare i pensieri negativi che alimentano l’ansia, la mindfulness e la meditazione
- gestione dello stress attraverso esercizio fisico e regolazione emotiva: l’attività fisica regolare riduce i livelli di stress e migliora il benessere psicofisico, mentre le tecniche di gestione emotiva sono fondamentali per imparare a riconoscere e regolare le emozioni e prevenire episodi di ansia intensa.
Quando rivolgersi a un medico?
Senza dubbio è importante distinguere il dolore al petto da ansia da altre cause mediche per evitare allarmismi o trascurare eventuali problemi di salute. Nei casi in cui il dolore risulti ricorrente o in associazione ad altri sintomi gravi, è fondamentale consultare un medico.
Per quanto riguarda il dolore al petto come conseguenza dell’ansia, attraverso le giuste strategie e il supporto psicologico, è possibile gestirlo in modo efficace e migliorare la qualità della vita.