La dipendenza da sostanze: sintomi, tipi e trattamento

La dipendenza da sostanze: sintomi, tipi e trattamento
Silvia Negri
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico - Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
17.7.2025
Se ti è piaciuto, condividilo:

La dipendenza da sostanze rappresenta un fenomeno complesso e diffuso che coinvolge non solo chi ne è direttamente affetto, ma anche le famiglie, le scuole e la società nel suo insieme. Spesso inizia in modo silenzioso, con l'assunzione occasionale di una sostanza che, nel tempo, può trasformarsi in un bisogno costante e difficile da controllare.

In Italia, secondo la relazione annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze 2025, circa il 37% degli studenti (giovani tra 15 e 19 anni) riferisce di aver consumato una sostanza psicoattiva illegale almeno una volta nella vita e circa il 25% riferisce di averlo fatto nel corso dell'ultimo anno.

In questo articolo approfondiremo che cos’è la dipendenza da sostanze, quali sintomi fisici, psicologici e comportamentali possono aiutarti a riconoscerla e come si sviluppa. Analizzeremo inoltre le cause multifattoriali, i diversi tipi di droghe e dipendenze, e i percorsi terapeutici disponibili per tornare al proprio benessere. Se tu, o qualcuno a cui tieni, state cercando informazioni chiare e affidabili, troverai una guida passo dopo passo che può orientarti verso il supporto professionale più adatto.

Cos'è la dipendenza da sostanze

Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), la dipendenza da sostanze o disturbo da uso di sostanze (DUS) è “una modalità patologica d’uso della sostanza che causa una compromissione o un disagio clinicamente significativi”, che si manifesta con almeno due dei seguenti eventi entro 12 mesi:

  • La sostanza viene usata frequentemente in quantità maggiori o per un periodo di tempo più lungo del previsto.
  • Vi è un desiderio persistente o sforzi infruttuosi per interrompere o controllare l'uso della sostanza.
  • Si dedica molto tempo alle attività necessarie per procurarsi la sostanza, usarla o riprendersi dai suoi effetti.
  • Voglia o forte desiderio o bisogno di usare la sostanza.
  • Uso ricorrente della sostanza che porta all'incapacità di svolgere i compiti essenziali al lavoro, a scuola o a casa.
  • Uso continuato della sostanza nonostante problemi sociali o interpersonali persistenti o ricorrenti causati o esacerbati dagli effetti dell'uso della sostanza.
  • L'uso della sostanza comporta il ritiro o la riduzione di importanti attività sociali, lavorative o di svago.
  • Uso ricorrente della sostanza in situazioni che comportano rischi fisici.
  • Uso continuato della sostanza nonostante la conoscenza di un problema fisico o psicologico persistente o ricorrente che potrebbe essere causato o esacerbato dalla sostanza.
  • Tolleranza, cioè la necessità di aumentare progressivamente le dosi per ottenere gli stessi effetti, dovuta all'adattamento dell'organismo alla sostanza .
  • Astinenza, ovvero l'insieme di sintomi fisici e psicologici spiacevoli (come tremori, ansia, nausea) che si manifestano quando si riduce o interrompe l'uso della sostanza dopo un periodo di consumo prolungato.

Tipi di dipendenza

La dipendenza può intendersi come fisica o psicologica :

  • La dipendenza fisica, indotta da molte sostanze di abuso, agisce sul cervello e sul fisico, cambiando il modo in cui distingue sensazioni piacevole spiacevoli. I sintomi dell’astinenza sono la conseguenza di questo stato.
  • La dipendenza psicologica riguarda il bisogno di usare la sostanza (craving). Si tratta di una vera e propria brama, a volte incontrollabile, legata al pensiero desiderante e alle sensazioni che la sostanza fa provare nel momento dell’assunzione.

Sintomi della dipendenza da sostanze: come riconoscerla

Prendendo come base i criteri diagnostici del DSM-5, i segnali di una dipendenza da sostanze possono manifestarsi a livello fisico, psicologico e comportamentale. Riconoscerli è il primo passo per chiedere aiuto.

Sintomi fisici

  • Tolleranza: il bisogno di aumentare progressivamente la dose per ottenere l'effetto desiderato.
  • Astinenza: la comparsa di sintomi spiacevoli (es. tremori, sudorazione, nausea) quando si interrompe o riduce l'uso.
  • Cambiamenti nell'aspetto: trascuratezza nell'igiene personale, perdita o aumento di peso repentino.

Sintomi psicologici

  • Craving: un desiderio intenso e incontrollabile di usare la sostanza.
  • Perdita di controllo: l'incapacità di smettere di usare la sostanza nonostante il desiderio di farlo.
  • Alterazioni dell'umore: irritabilità, ansia, sbalzi d'umore, depressione.

Sintomi comportamentali

  • Abbandono di attività: perdita di interesse per hobby, lavoro, scuola o attività sociali.
  • Isolamento sociale: tendenza a isolarsi da amici e familiari per nascondere il proprio comportamento.
  • Comportamenti a rischio: spendere ingenti somme di denaro, mentire o mettere in atto comportamenti illegali per procurarsi la sostanza.

Perché si sviluppa una dipendenza? Le cause principali

La dipendenza non deriva da una singola causa, ma è una condizione multifattoriale che nasce dall'interazione di diversi elementi.

  • Fattori biologici e genetici: esiste una predisposizione genetica che può rendere alcuni individui più vulnerabili. Le sostanze agiscono sul sistema di ricompensa del cervello, creando un ciclo di rinforzo difficile da interrompere.
  • Fattori psicologici: condizioni preesistenti come traumi, depressione, disturbi d'ansia o bassa autostima possono spingere all'uso di sostanze come tentativo di automedicazione o fuga dalla sofferenza.
  • Fattori sociali e ambientali: un contesto familiare difficile, la pressione del gruppo dei pari, la facile accessibilità alle sostanze e lo stress ambientale sono fattori di rischio significativi, specialmente in età adolescenziale.
Adolescente che riflette, possibile causa di dipendenza
Mariana - Pexels

Tipi di sostanze e le loro conseguenze

Le sostanze d'abuso vengono classificate in base ai loro effetti sul sistema nervoso. Ogni categoria comporta rischi e conseguenze specifiche per la salute fisica e mentale.

  • Sostanze stimolanti (es. cocaina, anfetamine): aumentano l'energia e l'attenzione, ma l'uso a lungo termine può causare danni cardiovascolari, paranoia e psicosi.
  • Sostanze deprimenti (es. oppioidi, benzodiazepine): riducono l'attività cerebrale, inducendo rilassamento. Il rischio principale è la depressione respiratoria, che può essere fatale, specialmente in caso di overdose.
  • Allucinogeni o dispercettivi (es. LSD, ketamina): alterano la percezione della realtà. Possono innescare psicosi persistenti o disturbi percettivi.
  • Cannabis: può causare rilassamento ma anche ansia, attacchi di panico e, in soggetti predisposti, può aumentare il rischio di disturbi psicotici.

Classificazione delle sostanze secondo il DSM-5

Secondo il DSM-5-TR, le sostanze psicoattive vengono suddivise in categorie precise in base ai loro effetti sul sistema nervoso centrale e al potenziale di sviluppo di dipendenza. Le principali classi individuate sono: alcol, caffeina, cannabis, allucinogeni, inalanti, oppioidi, sedativi/ipnotici/ansiolitici, stimolanti (compresi anfetamine e cocaina), tabacco e altre sostanze (tra cui steroidi e farmaci non classificati altrove). Ogni categoria è associata a specifici rischi e sintomi: ad esempio, gli stimolanti possono causare agitazione, paranoia e danni cardiovascolari; gli oppioidi possono portare a depressione respiratoria e overdose; mentre gli allucinogeni alterano profondamente la percezione e possono innescare disturbi psicotici. Questa classificazione ufficiale è fondamentale per una corretta diagnosi e per la definizione del percorso terapeutico più appropriato.

dipendenza da sostanze
Isabella Mendes - Pexels

Le caratteristiche cliniche della dipendenza

Le persone che usano sostanze spesso cercano soluzioni temporanee ai propri conflitti interni, e credono di averne il controllo sull’uso. Con il tempo, in realtà, è la sostanza che prende il sopravvento e diventa l’essenza della persona.

La sostanza inoltre può essere utilizzata come strumento per lenire i sintomi di altri disturbi psichici, come le preoccupazioni eccessive dei disturbi d’ansia, o le sensazioni di angoscia e vuoto dei disturbi depressivi o nel disturbo bipolare. Può essere utilizzata anche da coloro che rifuggono i momenti di socialità, a causa di fobie specifiche, oppure per regolare stati emotivi intensi nel disturbo borderline di personalità.

La nascita e i primi rapporti

Una diagnosi della dipendenza si può fare andando ad indagare i primi anni di vita del paziente e i primi rapporti, da neonato, con le figure di riferimento.

Dopo la nascita, il bambino intuisce che esiste la possibilità di un rapporto con un altro essere umano che si prenderà cura di lui. Questa speranza ha bisogno di continue conferme da parte dell’adulto, attraverso l’ accudimento e l’ allattamento. In questi momenti infatti, il bambino non riceve solo cure fisiche e materiali, ma fa proprie anche le caratteristiche qualitative del rapporto, come il calore umano e l’attenzione che le figure di riferimento investono nell’accudirlo.

La presenza affettiva dell’adulto è essenziale per la crescita del bambino ma, se questa nel tempo viene continuamente disconfermata, il bambino sentirà di ricevere solo un accudimento di tipo materiale, perdendo sempre più fiducia nella possibilità di essere amato da qualcun altro.

L’arrivo nell’adolescenza

Durante l’ adolescenza, a fronte dei primi confronti con i pari, possono riattivarsi le carenze dei rapporti avute nei primi anni di vita, e potrebbe pertanto presentarsi la tendenza alla ricerca di un rapporto unicamente di tipo materiale.

La droga quindi, può rappresentare l’unica possibilità di colmare quel bisogno fisico. La sostanza così si sostituisce ai rapporti, arrivando a condizionare gli stati d’animo dell’individuo.

È possibile guarire?

Il percorso di trattamento per questi pazienti è complesso: è necessario valutare le molte sfaccettature della dipendenza per individuare l’intervento più adatto.

È importante, innanzitutto, rivolgersi alle strutture pubbliche come i Servizi per il trattamento delle dipendenze (Ser.D). Questi servizi creano una rete di sostegno intorno alla persona e, se necessario, propongono una terapia farmacologica utile a iniziare la separazione fisica dalla sostanza.

La terapia familiare, laddove è possibile, è importante per sostenere le famiglie e aiutarle a trovare nuove modalità di comunicazione e di relazione. È possibile infine trattare la dipendenza attraverso percorso psicoterapeutico che vada a risolvere le problematiche più personali del paziente e che lo aiuti a rimettersi in contatto con la sua realtà più interna, con la sfera degli affetti e delle relazioni più profonde.

Il tutto attraverso lo spazio di terapia dove si costruisce, seduta dopo seduta, un nuovo rapporto con lo psicoterapeuta che possa portare il paziente a ritrovare la fiducia perduta. Per chi volesse approfondire l’argomento consiglio il libro Dipendenza da sostanze. Un mondo senza sogni, da cui sono state tratte alcune delle informazioni contenute in questo articolo.

Ritrovare il benessere: un percorso possibile

Affrontare una dipendenza da sostanze è una sfida profonda, ma è importante ricordare che non si è soli e che guarire è possibile. Il percorso richiede coraggio e il supporto giusto, ma ogni passo verso la consapevolezza è un passo verso il recupero del proprio benessere e della propria vita.

Se senti che tu o una persona cara state lottando, chiedere aiuto è un atto di forza. Un professionista può offrire gli strumenti e il sostegno necessari per comprendere le radici del problema e costruire nuove strategie per gestirlo. Se pensi di aver bisogno di un supporto, puoi iniziare un percorso con Unobravo: compila il questionario per trovare il tuo psicologo online e fare il primo passo verso il cambiamento.

Bibliografia
Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista. Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica

Potrebbero interessarti

La dipendenza da nicotina
Dipendenze

La dipendenza da nicotina

La dipendenza da alcol
Dipendenze

La dipendenza da alcol

Dipendenza patologica: l’espressione di bisogni psicologici profondi
Dipendenze

Dipendenza patologica: l’espressione di bisogni psicologici profondi

Gli effetti della droga sull’organismo
Dipendenze

Gli effetti della droga sull’organismo

Dipendenza patologica: l’espressione di bisogni psicologici profondi
Dipendenze

Dipendenza patologica: l’espressione di bisogni psicologici profondi

La dipendenza da cibo
Dipendenze

La dipendenza da cibo

Scopri tutti gli articoli

Domande frequenti

Iscriviti alla newsletter

Con Aurora ricevi nella tua email tanti spunti per coltivare il tuo benessere psicologico. Iscriviti subito!

Email