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Salute mentale
5
minuti di lettura

Dysania: cos'è e come affrontarla

Dysania: cos'è e come affrontarla
Monica Margiotta
Psicologa ad orientamento Cognitivo-Comportamentale
Monica Margiotta
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
28.11.2025
Ultimo aggiornamento il
28.11.2025
Dysania: cos'è e come affrontarla
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La dysania è una condizione che descrive una difficoltà marcata e persistente ad alzarsi dal letto al mattino, anche dopo un sonno apparentemente adeguato. Non è riconosciuta come disturbo clinico nel DSM-5, ma rappresenta un sintomo o un segnale di disagio che può essere collegato a diversi fattori fisici o psicologici. Chi vive questa esperienza spesso racconta di sentirsi “intrappolato” tra il desiderio di alzarsi e un peso interiore che lo trattiene, come se il corpo e la mente fossero disallineati.

Questo articolo esplora cosa significa vivere con dysania, le cause più comuni, le differenze rispetto ad altre condizioni simili e i possibili interventi per affrontarla. Se ti ritrovi ogni mattina a combattere con la sveglia e con te stesso, sappi che non sei solo: comprendere il fenomeno è il primo passo per superarlo.

Kristin Groth - Pexels

Cos’è la Dysania?

La dysania rappresenta una sfida significativa per molte persone, specialmente in un contesto di vita frenetico in cui il ritmo sonno-veglia è spesso alterato. Non si tratta di semplice “pigrizia” o mancanza di volontà, ma di una reale difficoltà psicofisica che può avere origini complesse. Esaminiamo cosa significa affrontare questa condizione e come si manifesta nella quotidianità.

Sintomi della Dysania

I sintomi della dysania possono variare da persona a persona, ma includono frequentemente:

  • Sensazione di stanchezza profonda al risveglio, nonostante un numero adeguato di ore di sonno.
  • Difficoltà a reagire alla sveglia o a compiere le prime azioni della giornata.
  • Desiderio intenso di rimanere a letto, con vissuti di colpa o frustrazione.
  • Ritardi o assenze frequenti al lavoro o a scuola.
  • Perdita di motivazione e riduzione dell’efficienza nelle attività quotidiane.
  • Irritabilità mattutina, umore basso o ansioso
  • Sonnolenza diurna e difficoltà di concentrazione.

Un esempio tipico è la persona che imposta tre o quattro sveglie, le posticipa tutte e resta a letto anche per un’ora, pur essendo consapevole che questo le creerà problemi.

Le Cause della Dysania

Quando la difficoltà di alzarsi dal letto diventa costante, è fondamentale esplorare le possibili cause sottostanti, che possono essere fisiologiche, psicologiche o ambientali.

Privazione del Sonno: un fattore da non sottovalutare

La privazione del sonno è tra le cause più frequenti. Può essere dovuta a:

  • Ritmi di lavoro prolungati o turni irregolari
  • Cura di neonati o familiari
  • Stress cronico o ansia pre-sonno

La carenza di sonno compromette i cicli di sonno profondo e REM, con effetti come irritabilità, difficoltà di concentrazione e alterazione del ritmo circadiano. In pratica, il cervello resta “in modalità sopravvivenza” e fatica a riattivarsi al mattino.

Fecundap - Pexels

Disturbi del Sonno e il loro Impatto

I disturbi del sonno possono interrompere la continuità e la qualità del riposo. Tra questi:

  • Apnea notturna, che causa micro-risvegli e riduce l’ossigenazione.
  • Insonnia, che frammenta il sonno e aumenta la stanchezza residua.
  • Disturbi del ritmo circadiano, come la sindrome da fase del sonno ritardata (tipica dei “nottambuli cronici”).

In questi casi, la dysania è una conseguenza di un corpo che non ha realmente recuperato energie durante la notte.

Disturbi Mentali e la Lotta Mattutina

La depressione e l’ansia generalizzata sono tra le cause psicologiche più comuni di dysania. Le persone depresse possono percepire il risveglio come un momento di grande peso esistenziale, in cui la giornata appare insormontabile; l’ansia, invece, può manifestarsi come una tensione anticipatoria: il corpo vorrebbe dormire per non affrontare le preoccupazioni imminenti. In alcune forme di depressione atipica o stagionale, la dysania diventa uno dei primi sintomi a emergere.

Condizioni di Salute Fisica e il Risveglio Difficile

Anche alcune condizioni mediche possono contribuire alla dysania, tra cui:

  • Sindrome da stanchezza cronica
  • Disturbi tiroidei (soprattutto ipotiroidismo)
  • Problemi cardiaci
  • Fibromialgia o dolore cronico

In questi casi, la difficoltà ad alzarsi è una conseguenza diretta della fatica fisica, spesso accompagnata da dolori muscolari o sensazione di spossatezza.

Dysania e Clinomania: Differenze e Confronti

Sebbene spesso usati come sinonimi, dysania e clinomania (o clinofilia) non sono la stessa cosa.

La dysania riguarda la difficoltà ad alzarsi, spesso collegata alla stanchezza o a disturbi del sonno mentre la clinomania è il bisogno psicologico di restare a letto, non per dormire ma per rifugiarsi da emozioni o responsabilità dolorose.

La clinofilia invece può essere un sintomo di disturbi come la depressione maggiore, la distimia o stati di burnout emotivo. Il letto diventa un vero e proprio luogo di anestesia emotiva, dove il tempo scorre senza peso e la mente tenta di proteggersi da ciò che la sovrasta. Ad esempio, una persona in clinofilia può trascorrere ore a letto guardando il soffitto o usando lo smartphone, non per riposare, bensì per sfuggire alla realtà.

Strategie di Intervento e Soluzioni

Affrontare la dysania richiede un approccio integrato che unisca strategie pratiche, cura di sé e, se necessario, supporto professionale.

Alcuni accorgimenti possono favorire un risveglio più naturale e meno traumatico:

  • Creare una routine serale rilassante (evitare schermi luminosi, cene abbondanti e stimoli mentali intensi).
  • Stabilire un orario fisso per andare a letto e svegliarsi anche nei weekend.
  • Posizionare la sveglia lontano dal letto per obbligarsi ad alzarsi.
  • Esporsi alla luce naturale appena svegli, per stimolare la produzione di cortisolo e bloccare la melatonina.
  • Rendere la camera da letto accogliente ma non eccessivamente buia o confortevole, per evitare di cadere nella tentazione del “solo cinque minuti in più”.

Un esempio utile: molte persone trovano efficace alzarsi per bere un bicchiere d’acqua o aprire la finestra — piccoli gesti che segnano simbolicamente l’inizio della giornata.

Olly - Pexels

Strategie per Migliorare la Qualità del Sonno

Per favorire un sonno rigenerante:

  • Mantenere orari regolari.
  • Creare un ambiente di sonno confortevole (silenzioso, fresco, con luce soffusa).
  • Limitare schermi luminosi e dispositivi elettronici almeno 30 minuti prima di dormire.
  • Evitare caffeina, nicotina e pasti pesanti la sera.
  • Praticare tecniche di rilassamento come respirazione diaframmatica, stretching o meditazione.
  • Riconnettersi con il piacere del mattino, ad esempio preparando la colazione preferita o programmando un’attività piacevole appena svegli.

Abitudini di Vita che Possono Aiutare

Adottare uno stile di vita equilibrato è il miglior antidoto alla dysania:

  • Fare esercizio fisico regolare, anche leggero, per migliorare il tono dell’umore e la qualità del sonno.
  • Seguire una dieta varia ed equilibrata, ricca di nutrienti e povera di zuccheri raffinati.
  • Gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento o attività gratificanti.
  • Effettuare check-up periodici, soprattutto per monitorare la salute ormonale e cardiaca

La chiave è ripristinare un ritmo interno coerente, in cui corpo e mente tornino ad accordarsi sui tempi del riposo e dell’azione.

Come può il Supporto Professionale Aiutare

Un professionista della salute mentale può aiutare a:

  • Identificare cause psicologiche o relazionali alla base della difficoltà mattutina.
  • Lavorare su rituali di attivazione e gestione dell’umore mattutino.
  • Trattare eventuali disturbi d’ansia o dell’umore con approcci mirati (ad esempio, Terapia Cognitivo-Comportamentale o mindfulness).

In presenza di disturbi del sonno o sintomi fisici importanti, è utile anche una valutazione medica o una polisonnografia per escludere cause organiche.

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