Gravidanza e maternità
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Diventare mamma: un processo, più fasi

Diventare mamma: un processo, più fasi
Diventare mamma: un processo, più fasilogo-unobravo
Annalisa De Vita
Annalisa De Vita
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Gestaltico
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
12.7.2023

La gestazione rappresenta il paradigma per eccellenza dell’attesa, un tempo necessario per poter concepire un figlio e darlo alla luce. La gravidanza si dipana all’interno di un “tempo creativo” che scorre tanto nel grembo fisico, quanto nel grembo psichico.

Diventare mamma, per la psicologia, non è un processo che riguarda solo gli aspetti fisici della gravidanza. Mentre il corpo è impegnato nella gestazione fisica del feto, nella mente della donna pian piano va prendendo forma il tipo di madre che potrebbe diventare, e si inizia a formare un’immagine mentale di come potrebbe essere il suo bambino.

L’esperienza della gravidanza

Durante la gravidanza emergono numerosi desideri, paure e fantasie che ruotano attorno a delle domande che scaturiscono spesso dal non sapere come cambia la vita quando si diventa mamma:

  • Che tipo di parto avrò?
  • Come sarà il bambino?
  • Come cambierà la vita di coppia
  • Che madre sarò? 

Le risposte a queste domande aiuteranno la donna nella costruzione della nuova identità di madre e possono essere particolarmente sentite specie se si vive l’esperienza di diventare mamma per la prima volta.

In genere, inizia una forma di processo immaginario che parte dal terzo mese in poi e si inizia a configurare con le prime ecografie. Tra il settimo e l’ottavo mese questa fantasia raggiunge il grado massimo di elaborazione. 

Tra l’ottavo e il nono mese di gravidanza l’immagine minuziosamente elaborata comincia a “smantellarsi”, perché si avvicina sempre di più il momento in cui avverrà il confronto tra bambino immaginario e bambino reale.

Lo psichiatra e psicoanalista D. Stern afferma che diventare madre è un lungo processo che passa da ciò che definisce assetto materno, sostenendo che 

“Tale assetto non nasce nell’istante in cui il bambino viene al mondo: la nascita di una madre non ha luogo in un momento ben specifico o definito nel tempo, ma emerge gradualmente.” 

Dunque, la donna diventa madre in un processo unico e spesso graduale e sarà portatrice di questa identità che la accompagnerà sempre.

diventare madre
Pavel Danilyuk - Pexels

Cosa si prova a diventare mamma?

Quando diventi mamma possono emergere una gamma di paure normali, per esempio:

  • che la gravidanza si possa interrompere o che sia una gravidanza a rischio
  • che il bambino possa nascere con problemi di salute o addirittura morto
  • che non si abbia il latte materno
  • che non si sarà delle buone madri.

Anche i sogni, in questo periodo, cominciano in genere a essere molto più vividi. Per supportare l’esperienza di gravidanza e maternità e sciogliere i normali dubbi di chi si chiede “com'è diventare mamma”, rivestono una grande importanza i corsi pre-parto.

In queste occasioni, le donne possono condividere le proprie emozioni e confrontarsi tra loro, anche sui tanti tabù culturali che circondano la gravidanza, il parto, e la nascita del bambino. 

Tra questi, uno dei più diffusi è la convinzione che diventare madre sia un momento in cui la donna “deve” essere felice, soprattutto se il bambino è sano e va tutto bene (emblematica la frase “la nascita è un lieto evento”, che sta a sottolineare che deve essere per forza un momento in cui la donna sperimenta la felicità assoluta).

Nell’esperienza della maternità ci sono invece anche tanti sentimenti ambivalenti, come le paure a cui abbiamo accennato in precedenza che, seppur normali, spesso non vengono espresse per la paura di essere giudicate delle cattive madri.

Quando invece queste paure iniziano a essere eccessive e invalidanti, come nel caso della tocofobia, allora bisogna fermarsi, monitorare la situazione per capire cosa sta accadendo e rivolgersi a un professionista della salute mentale, che potrà dare un prezioso supporto alla futura mamma.

Tipologie di attaccamento materno

D. Stern sostiene che già dal pancione iniziano dei tipi di attaccamento madre-feto, che racchiude l’insieme di pensieri, atteggiamenti e fantasie presenti nella mente della madre nel periodo prenatale e che viene influenzato dalla propria storia personale e dal proprio rapporto madre-figlia.  Stern ne distingue 3:

  • attaccamento evitante: le donne tendono a essere meno coinvolte nell'esperienza della maternità, pensano meno alla famiglia d’origine, sono più distaccate nei confronti della loro infanzia e storia personale
  • attaccamento invischiato: le donne si tuffano nell’esperienza della gravidanza, senza riuscire a osservare le cose con la giusta distanza, si mostrano invischiate nel rapporto con la propria madre e con il bambino in arrivo
  • attaccamento autonomo: si colloca a metà tra i due modelli precedenti; la donna è risolta nella propria storia personale e disposta a lasciarsi prendere dal rapporto con il bambino.

È chiaro che nessuno aderisce pienamente a uno dei tre modelli ma, in linea generale, si manifesta principalmente uno dei tre.

diventare mamma psicologia
Nataliya Vaitkevich - Pexels

Stai per diventare mamma: quali sono i cambiamenti fisici e psicologici?

Diventare mamma ti cambia la vita, sia in termini fisici che psicologici. I grandi mutamenti anche fisici in questa fase, si possono ripercuotere infatti sull’aspetto psicologico. La donna vive dei mutamenti a livello corporeo simili ai cambiamenti in adolescenza, solo in tempi ancora più ristretti. 

Tale realtà fisica della gravidanza gioca un ruolo fondamentale. Basta infatti pensare agli sconvolgimenti fisici che affronta la donna in questi mesi, tra cui: 

  • aumento di peso
  • tensione al seno
  • gonfiori
  • affaticamento.

Questi aspetti hanno una grande influenza sulla preparazione psichica della maternità. La futura mamma infatti, potrebbe avere per esempio sbalzi d’umore o ansia e vivere in maniera negativa il rapporto con il proprio corpo. 

La maternità è un'esperienza unica, vivila con consapevolezza.

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Mamme si diventa

La gravidanza rappresenta un momento cruciale per la vita di una donna, ed è caratterizzata da diverse fasi. Fondamentali, in queste delicate fasi di passaggio, sono:

  • il contesto in cui essa si svolge
  • la vicinanza o meno dell’altro genitore
  • il supporto delle ostetriche e del resto del personale sanitario.

Di grande importanza può poi essere il supporto psicologico: nello spazio terapeutico la mamma può sentirsi accolta, ascoltata senza giudizio e supportata:

  • nelle diverse fasi della gravidanza
  • nel parto (per esempio è molto importante il supporto nei casi di violenza ostetrica)
  • nel periodo post-parto, momento in cui, in certi casi, può insorgere la depressione post-partum.

Per prendere consapevolezza di eventuali difficoltà può essere d'aiuto lo screening: compilare ad esempio un test sulla depressione post partum nelle settimane successive al parto può consentire di individuare in maniera tempestiva eventuali sintomi.

Un sostegno psicologico, poi, può essere molto utile per affrontare eventuali problemi familiari che possono nascere durante questo periodo, o per avere degli strumenti utili a gestire la ripresa del sesso dopo il parto che, se non vissuta con serenità, potrebbe causare possibili crisi di coppia.

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.
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