Relazioni
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Incastri di coppia nella dipendenza affettiva

Incastri di coppia nella dipendenza affettiva
Incastri di coppia nella dipendenza affettivalogo-unobravo
Alessia Giuseppina Angela Vecchio
Alessia Giuseppina Angela Vecchio
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Sistemico-Relazionale
Unobravo
Pubblicato il
7.2.2022

Il legame relazionale di coppia che un dipendente affettivo costruisce è intriso di ossessione e sofferenza. Il partner diventa come una droga e tutto ciò che non riguarda l’oggetto d’amore perde progressivamente di interesse. Il dipendente affettivo riduce i propri spazi di indipendenza pur di non perdere il partner, che viene considerato unica fonte di gratificazione, amore e benessere.

La love addiction fa parte delle dipendenze comportamentali senza sostanze, dalle quali si differenzia in quanto implica una dinamica a due. È un disagio insito nell’individuo ma trova la sua espressione in specifici incastri di coppia: oltre al soggetto, vi è un Altro che partecipa alla danza disfunzionale. Il partner riveste un ruolo importante nell’attivazione e mantenimento delle dinamiche di “sofferenza dipendenziale”.

Perché si parla di “incastro” di coppia

Chi soffre di dipendenza affettiva è come se fosse all’interno di un incastro: non può stare né col partner né senza di esso. Stare col partner significa sopportare una relazione di coppia spesso definita "tossica", ovvero frustrante e insoddisfacente, nei casi peggiori anche dolorosa e violenta.

Lasciare il partner è inimmaginabile perché il dipendente affettivo cadrebbe in un’angoscia profonda legata ad antiche paure di abbandono e separazione. La relazione di coppia è vissuta come un’esigenza imprescindibile perché la separazione dal partner è ingestibile, inimmaginabile, impossibile. Tutto ciò non è altro che una trappola emotivo-affettiva.



Incastro 1: la co-dipendenza

La “co-dipendenza” è un legame simbiotico, una saldatura, in cui uno dei due membri della coppia ha urgenza di essere aiutato (spesso è dipendente da alcol, droga, gioco d’azzardo) e l’altro se ne fa carico totalmente.

L’incastro avviene poiché il dipendente affettivo desidera salvare l’amato, tuttavia sperimenterà continue disillusioni di fronte alle altrui recidive e crolli, rendendosi conto che la dedizione spesa per il partner non sarà sufficiente per salvarlo. Allora si sentirà inutile, solo, inadeguato e gli antichi vuoti affettivi non saranno colmati.

Karolina Grabowska - Pexels

Nonostante ciò, la relazione difficilmente viene chiusa, perché il dipendente affettivo ha bisogno di mantenere il legame pensando “se l’altro sta male non posso lasciarlo”: così le promesse vengono continuamente infrante e riformulate pur di mantenere in vita la relazione. Le caratteristiche di un legame co-dipendente sono:

  • altalene emotive: continue vicinanze e strappi
  • illusioni e disillusioni
  • meccanismi di controllo
  • bisogno reciproco di approvazione
  • ricerca di gratificazione fuori da sé
  • senso di colpa.


Incastro 2: la contro-dipendenza

Il termine “contro-dipendenza” sta ad indicare una relazione caratterizzata dalla tendenza da parte di uno dei partner della coppia di evitare l’intimità emotiva.

Tiene il dipendente affettivo a una “distanza di sicurezza”, cercando di assicurarsi libertà ed autonomia, sfuggendo dai legami profondi. Non ha fiducia nelle persone e mostra una scarsa tolleranza per il contatto. Sembra impermeabile, con una intensa cecità emotiva.

Il fatto che i contro-dipendenti mostrino di non avere bisogno di nessuno viene interpretato dal dipendente affettivo come un segno di una vita sofferta. Quindi, il dipendente affettivo vuole rimediare con il suo amore a quell’infanzia fredda e distaccata che ritiene abbia vissuto il partner, rimanendogli (troppo) vicino mentre risulta respingente. Questa dinamica genera profonda sofferenza.

Anastasia Shuraeva - Pexels

Tipici profili di soggetti che stringono legami contro-dipendenti sono coloro che sviluppano un narcisismo patologico. Il legame contro-dipendente si caratterizza per:

  • insoddisfazione affettiva
  • “dinamica leone-gazzella”: il partner fugge dall’intimità emotiva, il dipendente emotivo inseguirà nella speranza di ricevere briciole affettive (breadcrumbing)
  • comunicazione squalificante
  • scarsa complicità
  • assenza di condivisione di bisogni e desideri
  • aspettative polari circa la coppia e il futuro della relazione: un partner crede che durerà per sempre e l’altro non vede prospettive.


“Ti salvo per salvarmi”

Sia nella co-dipendenza che nella contro-dipendenza vi è un comune denominatore: la necessità del dipendente affettivo di salvare l’amato. Alla base della volontà di far risorgere il partner dalle ceneri delle sue disfunzioni relazionali ed affettive per far sì che possa raggiungere dei livelli più elevati di benessere, vi è la speranza di salvare se stesso.

Solo se si sentirà amato ed indispensabile nella propria relazione di coppia, il dipendente affettivo riterrà di poter sanare le proprie ferite antiche legate alle relazioni di attaccamento. La dipendenza e la contro-dipendenza possono essere infatti tra le conseguenze dei cosiddetti mommy e daddy issues.

La psicoterapia può essere uno spazio per acquisire maggiore consapevolezza del nostro modo di entrare in relazione con un partner, riconoscere le nostre risorse ed esplorare modalità inedite di agire, maggiormente in linea con i nostri desideri.


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