La parola "manipolazione" emerge sempre più spesso nei discorsi che riguardano le relazioni, specialmente quando si parla di dinamiche di coppia complesse o dolorose. Ma cosa significa davvero? Non è sempre facile darle un nome, perché si tratta di una forma di violenza psicologica spesso invisibile, che può lasciare ferite profonde e un senso di smarrimento. Per dare una dimensione al fenomeno, basti pensare che, secondo dati Istat, in Italia il 26,4% delle donne ha subito violenza psicologica dal partner attuale e il 46,1% da un ex partner (Istat, 2014).
Rimanere intrappolati in una relazione tossica di questo tipo può far dubitare di sé stessi e delle proprie percezioni. In questo articolo esploreremo insieme che cos'è la manipolazione affettiva, come imparare a riconoscerne i segnali, quali sono le tecniche più comuni e, soprattutto, quali passi si possono compiere per proteggersi e ritrovare il proprio equilibrio.
Cosa significa manipolazione affettiva
In psicologia, con il termine manipolazione affettiva si intende una dinamica in cui una persona cerca di usare gli altri per raggiungere i propri scopi, influenzandone pensieri, emozioni e comportamenti. Sebbene una certa dose di persuasione sia presente in molti contesti della vita quotidiana (dal lavoro alla pubblicità), è importante fare una distinzione.
Tutti, in una certa misura, possiamo aver messo in atto strategie simili, magari durante l'infanzia per ottenere qualcosa. Tuttavia, il problema sorge quando la manipolazione diventa la modalità principale con cui ci si relaziona, trasformandosi in un pattern costante e dannoso che definisce il legame con l'altra persona.
Spesso, chi si rivolge a un terapeuta perché si sente intrappolato in una relazione tossica, scopre nel corso delle sedute di essere vittima di una manipolazione affettiva. Questa dinamica non riguarda solo la coppia, ma può manifestarsi in qualsiasi legame significativo.
La manipolazione psicologica affettiva può apparire, infatti, in ogni tipo di relazione: pensiamo alla manipolazione affettiva dei genitori, di una madre oppure a quella nell'amicizia.
Come riconoscere una persona manipolatrice
Riconoscere i tratti di una persona che tende a manipolare è il primo passo fondamentale per proteggersi. Spesso, queste persone non si presentano in modo apertamente ostile; al contrario, possono apparire estremamente affascinanti e carismatiche all'inizio della relazione.
Tuttavia, con il tempo, emergono alcuni comportamenti tipici. Una persona che usa la manipolazione potrebbe:
- Mancare di empatia: Mostra difficoltà a comprendere o a dare valore ai sentimenti altrui, concentrandosi quasi esclusivamente sui propri bisogni.
- Incolpare gli altri: Tende a non assumersi mai la responsabilità dei propri errori, proiettando la colpa sul partner o su circostanze esterne.
- Presentarsi come vittima: Utilizza l'autocommiserazione per suscitare compassione e ottenere ciò che vuole, facendo sentire l'altro in dovere di aiutarla.
- Avere un bisogno costante di controllo: Cerca di controllare le decisioni, le amicizie e persino i pensieri del partner, generando un senso di isolamento.
Questi comportamenti creano un ambiente di incertezza e dubbio, in cui diventa difficile fidarsi del proprio giudizio.
Manipolazione affettiva: come riconoscerla
Riconoscere la manipolazione affettiva può essere difficile, perché spesso si maschera dietro gesti apparentemente amorevoli. Tuttavia, un elemento centrale è sempre presente: l'obiettivo di chi manipola è il controllo. Come sottolineava lo psicoterapeuta e psichiatra A. Lowen, questo bisogno di controllo serve a proteggersi dalla paura di sentirsi umiliati o vulnerabili.
Una persona che manipola esercita una forte mania del controllo, prima di tutto su di sé, negando o reprimendo i propri sentimenti, e poi sulle situazioni esterne, per assicurarsi che nessuno possa avere potere su di lei.
Questa dinamica porta a cercare partner che mostrano insicurezza o una tendenza a mettersi in secondo piano. In queste fragilità, la persona manipolatrice trova terreno fertile per instaurare un rapporto basato sulla dipendenza emotiva, che è l'anticamera della manipolazione affettiva.

Tecniche di manipolazione affettiva
Le persone con una forte spinta a salvare gli altri, che si sentono indispensabili e portate a sostenere un partner percepito come fragile, possono essere più esposte a questo tipo di dinamiche. Chi manipola, infatti, fa leva proprio sulla compassione e sul senso di responsabilità dell'altro, spesso autocommiserandosi per ottenere supporto.
Esistono diversi esempi di manipolazione affettiva che si manifestano attraverso tecniche specifiche, spesso usate in modo combinato. Riconoscerle è il primo passo per difendersi:
- Colpevolizzare: la persona manipolatrice attribuisce agli altri colpe inesistenti. È in grado di prendere alcune parole di una frase detta dalla vittima, estrapolarle dal contesto ed accusarla. Se il partner ha la tendenza a colpevolizzarsi, diventerà il suo bersaglio preferito: gli verrà confermata la convinzione di essere inetto, ignorante, indifferente, suscitando emozioni difficili da gestire.
- Proiezione: attraverso il meccanismo della proiezione, il manipolatore si illude di non avere difetti ma li attribuisce agli altri, accusandoli e deresponsabilizzando sé stesso spesso in modo inconsapevole e con una tale incoerenza da sembrare sconcertante.
- Gaslighting: una delle tecniche più insidiose. Chi la usa nega l'evidenza, distorce i fatti o inventa eventi per far dubitare la vittima della propria memoria e sanità mentale. Frasi come "Non l'ho mai detto" o "Te lo stai immaginando" sono tipiche del gaslighting e portano la persona a sentirsi confusa e a perdere fiducia nelle proprie percezioni.
- Bugie e omissioni: il manipolatore non si limita a chiedere, imporre e ordinare, ma cerca di raggiungere i propri fini per vie traverse come bugie, omissioni o false promesse. È la manipolazione affettiva fatta di bugie a fin di bene, quando per bene si intende il proprio. I manipolatori credono che mentire sia giusto al fine di salvaguardare il proprio ego ed ottenere benefici.
Manipolazione affettiva: i sintomi
Subire una manipolazione affettiva lascia segni profondi, che non sono solo emotivi ma anche fisici. Questi effetti possono essere sottili all'inizio, ma con il tempo diventano sempre più evidenti. Se ti trovi in una relazione simile, potresti notare cambiamenti nel tuo umore e nel tuo modo di essere.
Ecco alcuni dei campanelli d'allarme più comuni che le persone vittime di manipolazione possono sperimentare:
- Pensieri di vulnerabilità e perdita di sicurezza in sé stessi.
- Diminuzione dell'autostima e difficoltà nel prendere decisioni senza chiedere un consiglio. Tra le conseguenze della manipolazione affettiva ci sono anche sentimenti di confusione quando non si riconosce la propria volontà in determinati atti.
- Paura di perdere il controllo di sé stessi. Potresti credere che tutto ciò che dici sia distorto o che il significato di ciò che volevi trasmettere sia cambiato.
- Pensiero di non riuscire mai a soddisfare le aspettative dell'altro, che causa senso di colpa verso il partner.
- Conseguenze fisiche come insonnia o disturbi del sonno, tachicardia, vertigini, sudorazione, mal di testa, nausea e altro.

Manipolazione psicologica nella coppia: dominare per proteggersi
Potere e controllo sono solitamente le due leve principali della manipolazione. Servono a chi manipola per proteggersi dalla propria vulnerabilità, trasformando l'altro in un oggetto da controllare per sentirsi al sicuro. Spesso, questa dinamica è mossa da un'invidia profonda e inconsapevole: la persona manipolatrice individua nell'altro le qualità che sente di non avere e, metodicamente, cerca di sminuirle o distruggerle per non sentirsi minacciata nella sua fragile autostima.
In alcuni casi, chi mette in atto questi comportamenti può presentare tratti di personalità narcisistica. Il Disturbo Narcisistico di Personalità, come definito nel DSM-5, è caratterizzato da un pattern pervasivo di grandiosità, bisogno di ammirazione e mancanza di empatia. Tra i criteri diagnostici rientrano anche la tendenza a sfruttare gli altri per i propri scopi e la difficoltà a riconoscere i sentimenti e i bisogni altrui (Ospedale Maria Luigia, 2025), elementi centrali nella manipolazione affettiva. (https://www.ospedalemarialuigia.it/disturbi-di-personalita/disturbo-narcisistico-personalita/) In amore, una persona con questi tratti tende a manipolare il partner, anche attraverso il love bombing iniziale, per ottenere soddisfacimento ai propri bisogni e conferme costanti.
A volte, però, è possibile trovare una manipolazione affettiva patologica anche in chi ha una personalità remissiva che, attraverso atteggiamenti differenti, può comunque manipolare l'altro, utilizzando la propria presunta debolezza e fragilità.
A differenza delle persone in relazioni sane, in cui i partner dimostrano per lo più reciprocità e cooperazione, un manipolatore emotivo cerca di usare, controllare o persino vittimizzare qualcun altro.
Le fasi della manipolazione
Chi manipola agisce secondo precisi schemi utili a raggiungere il suo scopo. Possiamo suddividere le sue azioni in fasi precise, che definiscono l'escalation della manipolazione mentale nella coppia.
1. La fase seduttiva o del love bombing
All'inizio della relazione, la persona che manipola può sommergere il partner di attenzioni, complimenti e gesti eclatanti. Questa fase, nota come love bombing, è studiata per far sentire l'altro unico e speciale, portandolo ad abbassare le difese e a confidare le proprie vulnerabilità:
- debolezze
- valori morali
- il proprio passato
- le ferite più profonde.
2) La fase della distruzione e dell'odio
Tutte le risorse della vittima verranno via via distrutte in cambio di:
- dolore e risentimento
- apatia e rabbia
- dubbi e sensi di colpa.
A questo punto, dopo essere stata del tutto prosciugata e non avendo più nulla da "offrire", verrà buttata via come un oggetto inutile.
3) Il post e i ritorni
Superare il trauma di una relazione manipolativa è un percorso complesso. I segni possono persistere a lungo, e non è raro passare mesi, o persino anni, a rimuginare sui momenti belli e brutti, in un'altalena di emozioni che spazia da la rabbia per il dolore subito alla nostalgia per l'idealizzazione iniziale.
Quando sembrerà che tutto sia finito, nel momento in cui la vittima ricomincerà a vivere, ecco che il manipolatore ritornerà sui suoi passi per provare ad annientarla un'altra volta e farla rientrare nel ciclo della violenza da cui era finalmente riuscita a liberarsi.

Libri e film sulla manipolazione affettiva
Cinema e letteratura hanno spesso affrontato il tema della manipolazione affettiva, e possono aiutarci a capire meglio se anche quella che stiamo vivendo noi può definirsi tale.
Una delle autrici più prolifiche di libri sulla manipolazione affettiva è Isabelle Nazare Aga. Celebre il suo volume: "Manipolazione affettiva quando l'amore diventa una trappola", in cui descrive e analizza le terribili implicazioni di una relazione amorosa con un soggetto manipolatore e i danni che questo genere di violenza psicologica causa al nostro io.
Un altro libro molto interessante è "Nella trappola di uno psicopatico: una storia di manipolazione affettiva" di Cinzia Mammoliti, storia di una dipendenza affettiva e manipolazione relazionale.
Tra i film sulla manipolazione affettiva troviamo :
- Primo Amore di Matteo Garrone: Vittorio riesce ad amare una donna solamente se rientra nei suoi rigidi canoni estetici, ovvero se è estremamente magra. Sonia fa volontariato, è attenta al sociale, ma quasi inspiegabilmente rimane attratta dai comportamenti manipolativi di Vittorio.
- Malcolm e Marie di Sam Levinson: un giovane regista e la sua compagna, aspirante attrice con un passato turbolento segnato dalla droga, tornano a casa dopo la premiere del nuovo film di Malcolm, Imani. Nonostante egli creda di poter festeggiare il successo della pellicola insieme alla sua partner, ha inizio una lite che si protrarrà per tutta la notte, portando alla luce le crepe di una storia di violenza e dipendenza, ma soprattutto di cose non dette.
- Mon Roi – Il mio re di Maïwenn Le Besco: Tony è stata appena ricoverata in un centro di riabilitazione dopo un grave infortunio al ginocchio. Per camminare nuovamente occorrerà del tempo, che Tony può usare per ritrovare il proprio equilibrio e fare i conti con i ricordi del passato e con l'influenza di Georgio, un truffatore carismatico che le ha distrutto lentamente l'esistenza.
Come uscire dalla manipolazione affettiva
Affrontare una crisi di coppia causata da queste dinamiche è doloroso, perché spesso la manipolazione si lega a una forma di dipendenza affettiva. Allora, come è possibile liberarsi da questa trappola?
Uscire dalla manipolazione affettiva è un percorso impegnativo, ma possibile. Il primo passo è smettere di cercare l'approvazione dell'altro e rinunciare alla sua visione distorta del mondo. Significa smettere di accontentarsi delle briciole e iniziare a nutrire la propria autostima, ascoltando la propria voce interiore.
Continuare a cercare di adattarsi alla sua prospettiva o tentare di fargli capire il tuo punto di vista è spesso un vicolo cieco, un labirinto di confusione. Il passo fondamentale per difendersi è spostare il focus: inizia a chiederti cosa senti tu, cosa vuoi davvero, e agisci di conseguenza. L'obiettivo è smettere di corrispondere all'immagine che l'altro proietta su di te per iniziare a essere fedele a te stesso.
Come abbiamo detto, non corrispondere a ciò che vogliono i manipolatori emotivi ti espone alla loro rabbia e disapprovazione. Liberarsene significa innanzitutto smetterla di compiacere il manipolatore o cercare di ottenere il suo sostegno per ciò che senti, pensi o fai.
La vera chiave per spezzare il ciclo della manipolazione affettiva è questa: spostare l'attenzione dalle sue richieste alla cura dei tuoi desideri e bisogni. Imparare ad ascoltare le tue emozioni e a dare valore alle tue idee è la bussola che può indicarti la strada.
Se senti che questo percorso è troppo difficile da affrontare in solitudine, ricorda che non devi farlo. Chiedere aiuto è un atto di forza. Un professionista può offrirti il sostegno necessario per ricostruire la fiducia in te stesso e nelle tue percezioni. Con Unobravo, puoi trovare psicologi con esperienza in relazioni sentimentali e iniziare il tuo percorso con l'aiuto di uno dei nostri psicologi online.