Depressione
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Depressione bipolare: cos’è, sintomi e cura

Depressione bipolare: cos’è, sintomi e cura
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Sabrina Consumati
Redazione
Psicoterapeuta ad orientamento Cognitivo-Comportamentale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
14.11.2022

La depressione bipolare è descrivibile come una fase del disturbo bipolare e rientra nel settore dei disturbi dell’umore descritti dal DSM-5. In questo articolo approfondiremo cos’è la depressione cronica bipolare, come si manifesta e quali sintomi la contraddistinguono, nonché quali sono le cause della depressione bipolare.

Daremo inoltre uno sguardo alla depressione stagionale bipolare e capiremo se e come è possibile “uscire” dalla depressione bipolare. 

Che cos’è la depressione bipolare? 

Secondo il DSM-5, la depressione bipolare è caratterizzata dalla presenza di profondi e prolungati periodi di depressione alternati da periodi di mania. Il significato di depressione bipolare si inserisce a descrizione dell’alternarsi di questi sbalzi d’umore, caratteristici della depressione affettiva bipolare.

Quanto dura la fase depressiva del disturbo bipolare? Le fasi depressive hanno tendenzialmente una durata maggiore, mentre le fasi maniacali possono durare da una settimana (ipomania) a circa un mese (mania). Nella fase di passaggio possono presentarsi “stati misti”, che approfondiremo più avanti, o un periodo di relativo benessere (stato di eutimia).

Ci sono diversi tipi di depressione bipolare, ciascuno con delle caratteristiche peculiari. Di solito, la depressione bipolare si manifesta in adolescenza, mentre l’età di insorgenza di disturbo bipolare e depressione nell’infanzia è più complicata da individuare nei bambini.

La differenza tra depressione maggiore bipolare e depressione unipolare

Quali sono le differenze fra depressione bipolare e depressione unipolare? In relazione al funzionamento precedente alla comparsa dei sintomi depressivi, il disturbo unipolare si presenta unicamente con un abbassamento del tono dell’umore, ma è comunque meno lieve della distimia (una forma di depressione cronica).

Le persone con disturbo bipolare e depressione, invece, mostrano maggiore reattività dell’umore piuttosto che solo umore depresso e, quando attraversano la fase depressiva, presentano spesso sintomi neurovegetativi “inversi” a quelli che ci si aspetterebbe da un depresso, come per esempio maggiore appetito (iperfagia) con conseguente aumento di peso. 

Depressione bipolare e unipolare differiscono per un elemento: la diversa inclinazione al sentimento di noia. Ogni forma bipolare di depressione lamenta più facilmente di provare noia e questo stato è percepito come qualcosa di molto sgradevole. 

Depressione bipolare di tipo 1, depressione bipolare di tipo 2 e depressione bipolare mista

Come si manifesta la depressione bipolare e quali sono i sintomi? I sintomi delle fasi depressive di tipo 1 e 2 sono sovrapponibili tra loro e riconducibili ad un quadro di “episodio depressivo maggiore”. Le differenze principali riguardano la pervasività e la gravità della sintomatologia: 

  • la depressione bipolare di tipo 1 è uno stato di profonda depressione che consegue ad uno stato di estrema alterazione dell’umore, che genera una compromissione invalidante del funzionamento generale della persona, al punto di richiedere anche l’ospedalizzazione
  • la depressione bipolare di tipo 2 presenta gli stessi sintomi, ma in una forma più lieve rispetto il tipo 1. La ciclotimia (o disturbo ciclotimico) rientra nel gruppo dei disturbi della depressione bipolare ed è caratterizzata dall'alternarsi di periodi ipomaniacali e periodi di lieve depressione
  • la depressione bipolare mista: l’episodio depressivo misto si configura come uno stato in cui si manifestano, in concomitanza, sintomi della fase depressiva e sintomi della fase maniacale. Il DSM-5 descrive questa condizione come “episodi con caratteristiche miste specifiche” in cui la persona può sentirsi confusa, agitata, molto sensibile emotivamente e allo stesso tempo molto irritabile, manifestando un’aggressività che si può riscontrare spesso in chi soffre di depressione bipolare.

La differenza tra le diverse fasi della depressione bipolare

In generale, ciò che determina lo stato emotivo delle persone è la rappresentazione di sé, dell’altro e del mondo. Le persone con disturbo bipolare e depressione presentano spesso una forma dicotomica della rappresentazione del sé, che spiega la contraddittorietà in cui spesso si trovano un sé fallimentare e un sé vincente.

Il paziente con depressione e disturbo bipolare vuole sentirsi energico, potente e invulnerabile, provare piacere, gratificazione e fare esperienza del suo valore. In questa fase di depressione bipolare maniacale, la mente è in un mood molto positivo rispetto le proprie capacità e i pensieri possono muoversi:

  • da una Sunny Hypomania, la voglia di parlare con tutti, sentirsi in ottima forma, credere in sé stessi, ingaggiarsi in molte attività svolte nella giornata, sentirsi riposati con poche ore di sonno (tema approfondito in questo studio su depressione bipolare e ritmo circadiano), voglia di fare sesso, pensieri che si susseguono velocemente, ambiziosa progettualità, maggiore ironia e voglia di scherzare
  • a una Dark Hypomania, quella tendenza a dare minore peso ai rischi, impazienza, fare shopping compulsivo o investimenti avventati, trascurare i doveri, aumentare l’uso di droghe, avere rapporti sessuali sconvenienti o manie sessuali.

Il paziente con depressione bipolare persegue solo lo scopo del successo, del piacere e della sensazione di piena energia ma, essendo altrettanto terrorizzato dalla possibilità dell’insuccesso, persegue anche lo scopo di evitare il fallimento a tutti i costi. 

Il costante investimento nell’evitare lo scenario catastrofico del sé debole è chiamata Depressive Sensitivity e si caratterizza per una propensione a osservare tutto ciò che potrebbe essere indice di debolezza. Se non si percepisce la sensazione di piena energia e invulnerabilità, ci si attribuirà direttamente le qualità opposte ad un sé vincente, cioè un’impotenza e una vulnerabilità che svelano un sé fallimentare

Depressione autunnale, depressione estiva e disturbo bipolare

Che legame c’è tra depressione estiva, depressione autunnale e disturbo bipolare? La depressione stagionale (SAD) è caratterizzata da una ciclicità dei fenomeni depressivi in autunno e inverno che si alternano a disturbi maniacali o ipomaniacali in primavera e nel periodo estivo.

Da una ricerca condotta da un gruppo di studiosi della Korea University, è risultato che “i soggetti con disturbo bipolare II avevano la più alta prevalenza di SAD e la diagnosi di disturbo bipolare II aveva rapporti di probabilità significativamente più alti per SAD rispetto alla depressione maggiore e al disturbo bipolare I.”.

depressione bipolare quanto dura
mikoto.raw Photographer - Pexels

Depressione bipolare e sessualità

Le modalità bipolari di approccio alla sessualità presentano un comportamento dicotomico così come le rappresentazioni del sé. In questo senso, la persona può passare:

  • da periodi di ipersessualità, in cui si sente maggiore voglia di avere rapporti sessuali per lo più con persone diverse e in modo disinibito e sconveniente (per esempio senza l’uso di precauzioni o assumendo comportamenti a rischio)
  • a un periodo in cui l’ipersessualità è sostituita dall’assenza di interesse e desiderio sessuale. È probabile che, nella fase depressiva, l’attività sessuale si arresti totalmente provocando l’apatia caratteristica della depressione bipolare. 

Depressione bipolare e alcolismo

L’alcol, come anche altre sostanze che provocano dipendenze, può essere ricercato come una automedicazione per lo stato di sofferenza emotiva. La depressione bipolare può indurre la persona in uno stato di dipendenza dall’alcol come comportamento compensatorio di uno stato di vuoto, alimentando una valutazione di sé sempre più fallimentare. Per un primo screening, è possibile utilizzare il test sull'alcolismo Alcohol Use Disorders Identification Test (AUDIT).

Le cause della depressione bipolare

Come abbiamo evidenziato, la manifestazione della depressione bipolare si inserisce nel quadro più ampio del bipolarismo. Le cause possono essere diverse:

  • scompensi di natura depressiva: l’esordio dei sintomi può essere associato a un evento negativo, come i conflitti di coppia o in famiglia, un vissuto abbandonico, un trasferimento, dei cambiamenti lavorativi, problemi economici, malattie fisiche, incidenti, chiusura di una relazione sentimentale, il vivere le conseguenze di un lutto non elaborato 
  • scompensi di natura espansiva: eventi che implicano il conseguimento di un risultato importante per la persona, per esempio il conseguimento di un titolo, l’inizio di una relazione, il matrimonio, l’inizio di una convivenza, una conquista sentimentale o la nascita di un figlio.

La depressione bipolare è ereditaria?

Spesso le persone che manifestano sintomatologie inquadrabili nella diagnosi di depressione bipolare e disturbo bipolare rintracciano nella loro storia familiare casi assimilabili allo stesso disegno sintomatologico, aprendo alla possibilità che ci siano casi di depressione bipolare ereditaria. Il tema dell’ereditarietà della depressione bipolare è stato indagato in una serie di ricerche, come quella condotta dallo psichiatra Kenneth S. Kendler che afferma:

“ Il chiarimento delle relazioni genetiche tra sindromi psichiatriche può essere sostanzialmente aiutato dalla considerazione dei profili di rischio per una serie di disturbi.”

Come sostiene Kendler, questo può rappresentare una risorsa nell’ottica preventiva: conoscere a priori il rischio, può aumentare la probabilità di assumere un atteggiamento critico rispetto l’esordio dei primi sintomi di depressione bipolare. 

Sintomi e durata della depressione bipolare

La depressione bipolare può avere una durata molto variabile, dai 2 mesi a 1 anno. È possibile infatti suddividere i sintomi di depressione bipolare cronica in quattro aree fondamentali: emotiva, psicomotoria, cognitiva e neurovegetativa. 

L’aspetto emotivo è caratterizzato da: intensa e costante tristezza, vuoto, solitudine. L'umore può anche risentire dei cambiamenti metereologici (meteoropatia). Questo assetto emotivo può dare luogo a uno stato di ansia, vissuti di senso di colpa e l’emozione della rabbia. Un sintomo comune è l’anedonia, uno stato di disinteresse generale verso attività che prima la persona intraprendeva con piacere, disinteresse per il lavoro e per i momenti di convivialità. 

Da un punto di vista psicomotorio, la depressione bipolare porta sintomi fisici che potremmo definire di “rallentamento generale”: 

  • la persona parla lentamente, il tono di voce è flebile e monocorde
  • la mimica, la gestualità mancano di vivacità e le espressioni del volto appaiono spente
  • l’aspetto esteriore è tendenzialmente trascurato poiché l’attenzione alla cura di sé è ridotta
  • senso di stanchezza costante, non avere voglia di fare niente e difficoltà a portare a termine impegni.
depressione bipolare cosa significa
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Sintomi cognitivi e neurovegetativi della depressione bipolare 

La sfera cognitiva si caratterizza per un cambiamento della forma e del contenuto del pensiero. La persona può sentirsi indecisa di fronte scelte anche poco impegnative. La memoria è caratterizzata da una selettività di ricordi legati a eventi spiacevoli del passato, come perdite e insuccessi. Prevalgono valutazioni negative sulla propria persona, senso di scoraggiamento e pensieri quali “non cambierà mai niente”. 

Infine, tra i sintomi della depressione bipolare che investono la sfera somatica e neurovegetativa riscontriamo: 

  • la diminuzione o aumento dell’appetito, comportando una variazione visibile del peso corporeo
  • l’ipersonnia (che caratterizza maggiormente la depressione bipolare) e può presentarsi anche, al contrario, con una diminuzione delle ore di sonno o la tendenza a dormire ma non sentirsi riposati 
  • la perdita di desiderio sessuale, piuttosto frequente, come detto in precedenza. 

Il rischio di suicidio nella depressione bipolare

Nei pazienti con depressione acuta bipolare, lunghi periodi di depressione rappresentano un maggiore fattore di rischio suicidario, come riporta la ricerca della psichiatra H. Valtonen “Comportamento suicida durante le diverse fasi del disturbo bipolare”. 

Il disturbo bipolare di tipo 2 è statisticamente il quadro clinico che conta un maggior numero di tentativi di suicidio, proprio per la manifestazione di lunghi e profondi episodi depressivi. Più il disturbo si manifesta in età precoce, maggiore è il rischio suicidario. 

Il tema depressione bipolare e suicidio è affrontato anche all’interno di associazioni e gruppi di ascolto e di supporto dedicati alle persone che soffrono di questa patologia, utili a guidare il comportamento di familiari e pazienti rispetto alla depressione bipolare, anche nelle esperienze con tentato suicidio.

Tra questi, citiamo l’Associazione Minerva, associazione che si occupa di dare supporto a famiglie di pazienti con depressione e disturbo bipolare. Oltre che preparare le famiglie su come aiutare chi soffre di disturb bipolari, anche in termini di farmacovigilanza, l’associazione mette a disposizione una linea di ascolto telefonico e alcune testimonianze.

Esistono dei test per diagnosticare la depressione bipolare?

La depressione bipolare rappresenta una fase del disturbo bipolare in cui la persona presenta una serie di sintomi congruenti al quadro clinico descritto nel DSM-5 come “episodio depressivo maggiore”. 

Ci sono diversi strumenti psicodiagnostici e test sulla depressione che permettono di individuarne i sintomi, tra cui ricordiamo il Beck Depression Inventory (BDI) e l’Internal State Scale (ISS).

Depressione bipolare: le cure

Psicologo e psichiatra sono entrambi professionisti della salute mentale le cui conoscenze e competenze convergono nel trattamento della depressione bipolare.  L’aiuto di una figura professionale permette di acquisire gli strumenti necessari a gestire i sintomi e avere maggiore consapevolezza dei propri pensieri e dei propri comportamenti. 

Quando la sintomatologia è molto invalidante (ad esempio nella depressione bipolare resistente), è possibile affiancare alla terapia psicologica un trattamento farmacologico. In questo caso, sarà un medico specializzato in psichiatria a valutare quando prendere psicofarmaci è la soluzione giusta per il paziente. 

Con che farmaci si cura la depressione bipolare?

Tra i farmaci più comunemente utilizzati per la depressione bipolare ci sono i sali di litio per il trattamento del disturbo bipolare, mentre per la depressione i più utilizzati sono i cosiddetti SSRI e SNRI, come l’Abilify

Tra gli antidepressivi per la depressione bipolare resistente, secondo una ricerca, il bupropione si è rivelato efficace a migliorare i disturbi del sonno. Ricordiamo sempre che per patologie che prevedono una terapia farmacologica, l’assunzione di psicofarmaci deve necessariamente essere prescritta da un professionista medico psichiatra.

Si guarisce dalla depressione bipolare?

La risposta alla domanda “dalla depressione bipolare si può guarire?” è complessa. Si può guarire dalla depressione bipolare quando parliamo in termini di singolo episodio. Tendenzialmente infatti, la patologia è ricorrente. 

È più corretto affermare che la depressione bipolare può dirsi gestita quando la persona raggiunge e mantiene uno stato di eutimia, cioè un equilibrio emotivo percepito come uno stato di complessivo benessere. 

Si può constatare un minore passaggio da uno stato di mania a uno stato depressivo, favorito da una maggiore capacità di automonitoraggio dei propri stati interni che viene allenata proprio nel setting terapeutico.

come guarire dalla depressione bipolare
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Depressione bipolare: come comportarsi e come aiutare chi ne soffre

Vivere accanto a un “partner depresso” che afferma “soffro di depressione bipolare” può essere davvero molto complesso. Un supporto psicologico (nel caso dei familiari anche uno psicologo online) potrebbe essere di grande aiuto sia per le famiglie che per i pazienti, per esprimere dubbi come:

  • quando si può dire che una depressione bipolare è guarita?
  • come convivere con la depressione bipolare?
  • come raggiungere stabilità nella depressione bipolare?
  • come sconfiggere la depressione bipolare?

Aiutare chi soffre di depressione bipolare significa anche informarsi e conoscere le dinamiche di questo disturbo. Può essere utile:

  • evitare atteggiamenti accusatori verso chi soffre di depressione “forza, che ti prende, tirati su!”
  • non esortare all’ottimismo “devi pensare in positivo!”
  • evitare di minimizzare le preoccupazioni della persona in fase depressiva “sei esagerato...”
  • accogliere e condividere il proprio dispiacere nel sapere che sta attraversando un momento difficile, far presente che, se lo vuole, siamo lì per ascoltare.

Depressione bipolare e invalidità civile

L’alterazione che la depressione bipolare può provocare alla qualità di vita di chi ne soffre ha portato a inserire nelle tabelle che collegano una patologia all’invalidità civile anche questo disturbo, per permettere di usufruire delle agevolazioni della legge 104 per depressione bipolare.

Per ottenere la certificazione di invalidità civile per depressione bipolare, occorre presentare domanda alla Asl e attendere il responso della commissione medica che valuta il caso. 

Libri sulla depressione bipolare

Per approfondire il tema della depressione bipolare, ecco alcuni libri consigliati:

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.

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