Ti è mai capitato di sentirti sopraffatto dalle sfide quotidiane, al punto da non riuscire a vedere una via d'uscita? Magari hai provato a parlare con amici o familiari, ma ti sei reso conto che il loro supporto, per quanto prezioso, non era sufficiente per alleviare il peso che senti dentro.
In momenti come questi, il sostegno psicologico può fare la differenza. In questo articolo, esploreremo cos’è il sostegno psicologico e come può diventare un alleato fondamentale per il tuo benessere mentale, e perché non dovresti mai sottovalutare l'importanza di chiedere aiuto quando ne hai bisogno.
Il benessere psicologico
Secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il benessere psicologico non è solo l’assenza di malattia mentale, ma anche la capacità di gestire lo stress, lavorare in modo produttivo e contribuire alla comunità.
La definizione che l’OMS dà di salute, infatti, unisce benessere fisico e psicologico:
"La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di infermità".
Questo concetto è fondamentale per tutto ciò che concerne gli interventi psicologici, in quanto abbraccia la concezione di benessere come dialogo tra le componenti bio-psico-sociali. Pertanto, il sostegno psicologico è essenziale per promuovere il benessere personale, supportando le persone in fasi di vita critiche.
Cos’è il sostegno psicologico
Il sostegno psicologico è un intervento mirato a fornire supporto emotivo a persone in difficoltà nel fronteggiare cambiamenti significativi o eventi stressanti che non riescono a gestire con le proprie risorse interne e i contesti umani (persone, gruppi, organizzazioni) che le circondano.
L’obiettivo principale del supporto psicologico è quello di rafforzare e stabilizzare emotivamente la persona che ne fa richiesta. Come indicato dal Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi (CNOP):
“il sostegno psicologico si realizza in tutti quei casi entro i quali si ritiene opportuno garantire continuità e contenimento ad una data condizione”.
Questo tipo di intervento può essere utile per consolidare i risultati ottenuti in un percorso riabilitativo o in condizioni croniche e irreversibili, oltre che in ambito scolastico e lavorativo, dove funge da contenimento per chi vive situazioni stressanti e di sofferenza emotiva (CNOP, 2015).
Il supporto psicologico non mira a lavorare sugli aspetti più profondi della personalità, ma può facilitarli. Esso si concentra:
- sul raggiungimento di un benessere a breve termine
- sul miglioramento della qualità della vita dell’individuo.
Carl Rogers afferma: "Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene. Quando sei stato ascoltato ed udito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti" (Rogers, 1980).
Questa citazione illustra l’importanza di un ascolto empatico per favorire la crescita personale all’interno di una relazione di sostegno psicologico.
In che consiste il sostegno psicologico?
Un intervento di assistenza psicologica spesso è orientato al "qui e ora", perché lavora per potenziare le capacità di autodeterminazione (emancipazione) e i punti di forza della persona, per un miglior adattamento alle situazioni che l’hanno portata a chiedere aiuto.
Un intervento di sostegno psicologico può avere durate differenti, solitamente con una frequenza settimanale o quindicinale, rivolto all’individuo o a piccoli gruppi. Non è una terapia breve, (come può essere quella condotta con le tecniche della terapia breve strategica) in quanto non ha come obiettivo la ristrutturazione della personalità.
Piuttosto, mira a potenziare le capacità di coping dell'individuo, aiutandolo a sviluppare abilità di adattamento per affrontare le situazioni problematiche. Come sottolinea Reddy (1987), è "un’impresa congiunta" fra persona e psicologo, che mira a gestire i problemi utilizzando e facendo emergere le risorse personali di chi ne usufruisce.
Nel corso di questo percorso, lo psicologo può svolgere, nella relazione d’appoggio di sostegno psicologico, la funzione di io ausiliario per il paziente, accompagnandolo in un processo che gli permetta di sentirsi supportato e orientato.
L'intervento avviene su un piano di consapevolezza immediata riguardo le problematiche che la persona sta affrontando, utilizzando tecniche come la chiarificazione e altre per aiutare il paziente a prendere contatto e mettere a fuoco parti di sé e della difficoltà che erano rimaste nascoste, appena al di là della consapevolezza, e che generano malessere.
Differenza tra consulenza psicologica e sostegno psicologico
Consulenza e sostegno psicologico sono la stessa cosa? La consulenza psicologica è un intervento breve focalizzato su problemi specifici, utile per aiutare le persone a comprendere meglio una situazione, prendere decisioni o affrontare problemi immediati.
È uno strumento che può orientare verso un sostegno psicologico o una psicoterapia ed è la prima fase in un primo contatto con un professionista della salute mentale.
Il sostegno psicologico, invece, è un processo continuativo che si concentra sul fornire supporto emotivo a breve, medio e lungo termine. Sebbene possa includere elementi di consulenza, come detto sopra, nella fase iniziale, il suo scopo principale è aiutare l’individuo a sviluppare capacità di resilienza e gestire situazioni di stress o cambiamento.
Differenza tra sostegno psicologico e psicoterapia
La differenza tra sostegno psicologico e psicoterapia può risultare sottile nella comprensione di questi servizi di cura. Entrambi mirano a promuovere il benessere psicologico, ma utilizzano approcci e metodi differenti per raggiungere questo obiettivo, e hanno un approccio differente alla profondità e ampiezza del discorso intrapreso:
- il supporto psicologico si concentra principalmente sull'aiutare la persona a superare una crisi specifica, con un intervento più focalizzato.
- la psicoterapia si estende su un piano più ampio e profondo, affrontando questioni più radicate e pervasive che influenzano diversi aspetti della vita dell'individuo, richiedendo un percorso di lavoro più lungo e articolato.
Per approfondire le differenze tra queste due pratiche, puoi consultare questo articolo sulle differenze di approccio e metodi di psicologo e psicoterapeuta.
Tecniche di sostegno psicologico
Le tecniche di sostegno psicologico sono strumenti fondamentali utilizzati dai professionisti della salute mentale per aiutare le persone a gestire le loro emozioni e affrontare situazioni difficili. Alcune delle tecniche più comuni includono:
- ascolto attivo: consente di comprendere il punto di vista della persona, dimostrando empatia e creando un ambiente di supporto. Per esempio, Maria, una giovane donna di 25 anni che sta avendo difficoltà ad interagire con le persone, beneficia dell'ascolto attivo in terapia, sentendosi compresa e accolta, il che la ha aiutata a esplorare la presenza di paure profonde;
- ristrutturazione cognitiva: aiuta a identificare e modificare pensieri disfunzionali o negativi, sostituendoli con pensieri più realistici e positivi. Luca, un uomo di 40 anni che ha perso il lavoro, utilizza questa tecnica per sfidare i suoi pensieri negativi di fallimento e vedere la situazione come un'opportunità di crescita;
- tecniche di rilassamento e mindfulness: queste tecniche sono utilizzate per ridurre lo stress e l'ansia, favorendo una maggiore consapevolezza e presenza mentale (attraverso l’uso consapevole della respirazione diaframmatica). Anna, una donna di 35 anni con stress cronico sul lavoro, impara a praticare la mindfulness per ridurre l'ansia e migliorare la gestione dello stress;
- supporto emotivo e validazione: fondamentale per aiutare l'individuo a sentirsi compreso e meno isolato nei propri sentimenti. Giovanni, un adolescente che si sente isolato dai suoi coetanei, trova nel supporto emotivo dello psicologo scolastico e nella validazione (riconoscimento e accettazione) delle sue emozioni, un sostegno importante per sentirsi meno solo e più compreso.
Qui sopra sono stati riportati alcuni esempi ipotetici e con elementi di fantasia, utili, dal nostro punto di vista, a illustrare il concetto di supporto psicologico e a mostrare come tale intervento possa successivamente condurre le persone a esplorare bisogni più profondi di autocomprensione e crescita personale, come avviene, per esempio, nel contesto della psicoterapia.
Come può essere utile un supporto psicologico?
Il supporto psicologico può essere utile quando una persona, che generalmente possiede buone risorse emotive e mentali, si trova a fronteggiare una difficoltà temporanea, spesso legata a una crisi di adattamento o a una fase di cambiamento nella propria vita.
Questa difficoltà potrebbe derivare da traumi o eventi come la perdita di una persona cara o una separazione, ma anche da esperienze positive che, pur desiderate, comportano sfide emotive complesse, come per esempio una promozione sul lavoro.
Può essere utile per gestire l'ansia, lo stress o eventi traumatici come la perdita di una persona cara o di un animale domestico, la scoperta di una malattia nonché le fasi, per esempio, di un intervento chirurgico.
Oltre a crisi scatenate da eventi esterni, ci sono anche quelle legate ai normali passaggi della vita, come l’adolescenza, la menopausa, il pensionamento, il matrimonio o la genitorialità.
Questi momenti, pur essendo parte naturale del ciclo di vita, possono talvolta risultare difficili da gestire, soprattutto quando si sommano ad altre fragilità preesistenti. In tali situazioni, un supporto psicologico può facilitare l’adattamento e aiutare la persona a vivere questi cambiamenti in maniera più serena.
In casi più complessi, il sostegno psicologico è particolarmente indicato per chi presenta una struttura di personalità meno solida, con una fragile capacità di gestire ciò che sta succedendo nella propria vita.
In queste situazioni, interventi più complessi tipici della psicoterapia potrebbero risultare inadeguati, mentre un approccio basato sul sostegno, incoraggiamento e supporto all'Io può essere più efficace e appropriato per aiutare l’individuo a stabilizzarsi emotivamente.
Sostegno psicologico a scuola e al lavoro
A livello sociale, l’assistenza psicologica può essere rilevante per affrontare diverse problematiche e per promuovere il benessere emotivo e relazionale, contribuendo a migliorare l'ambiente in cui studenti e lavoratori vivono e operano quotidianamente.
A scuola, può aiutare ad affrontare temi come il bullismo, l'ansia da prestazione, le difficoltà relazionali e i problemi legati all'autostima. Sul lavoro, il supporto psicologico si concentra su questioni come lo stress lavoro correlato, la gestione dei conflitti, il burnout e l'equilibrio tra vita privata e professionale.
Quanto dura un percorso di sostegno psicologico?
La durata del percorso può variare a seconda delle esigenze, ma spesso si sviluppa attraverso incontri periodici nel medio-breve termine o incontri di gruppo (a scuola anche in forma laboratoriale).
Andare dallo psicologo e chiedere supporto psicologico può contribuire a:
- acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie risorse,
- migliorare le capacità di gestione delle emozioni,-
- ridurre il malessere legato a specifiche situazioni, favorendo così un clima di benessere generale.
Come capire se si ha bisogno di un supporto psicologico?
Capire se si ha bisogno di un percorso psicologico può non essere sempre immediato o facile. Spesso, le persone tendono a sottovalutare o minimizzare i propri disagi emotivi, pensando che possano risolversi da soli col tempo.
Tuttavia, ci sono alcuni segnali che potrebbero indicare la necessità di rivolgersi a uno psicologo o a un terapeuta.
Uno dei primi indicatori è la presenza di sensazioni persistenti di tristezza, ansia o irritabilità che sembrano non avere una causa chiara o che perdurano per settimane o mesi.
Se queste emozioni diventano costanti e iniziano a influenzare la tua capacità di godere delle attività quotidiane o di relazionarti con gli altri, è possibile che sia utile cercare un aiuto professionale.
Altri sintomi comuni includono difficoltà a concentrarsi, mancanza di motivazione, o il sentirsi sopraffatti da pensieri negativi ricorrenti. Questi segnali possono rendere più difficile affrontare le responsabilità quotidiane, come il lavoro, lo studio o la cura di sé stessi, provocando una sensazione di blocco o impotenza.
I cambiamenti nelle abitudini del sonno e dell'appetito sono spesso un campanello d'allarme. Svegliarsi frequentemente nel cuore della notte, avere difficoltà ad addormentarsi o, al contrario, dormire troppo, possono indicare un disagio psicologico sottostante.
Allo stesso modo, una perdita significativa o un aumento dell'appetito, senza una motivazione fisica evidente, potrebbe segnalare che stai vivendo una fase di stress emotivo.
In alcuni casi, si può notare un aumento dell'isolamento sociale: se eviti situazioni sociali, non hai più interesse a incontrare amici o preferisci restare a casa, potrebbe essere segno di un disagio più profondo.
La tendenza a evitare le persone o le attività che un tempo ti davano piacere è un sintomo da non sottovalutare.
Infine, se stai attraversando un momento di transizione difficile nella vita (come un lutto, una separazione, un cambiamento lavorativo importante), potresti sentire il bisogno di parlare con qualcuno che possa offrirti un supporto emotivo e aiutarti a elaborare il cambiamento in modo sano.
Se riconosci alcuni di questi sintomi o ti accorgi che le difficoltà emotive stanno iniziando a compromettere il tuo benessere generale e la tua qualità di vita, potrebbe essere utile considerare un percorso di supporto psicologico.
Un professionista della salute mentale può aiutarti a esplorare le cause del disagio e fornirti gli strumenti per affrontarlo in modo efficace.
Chi può fare supporto psicologico?
Il supporto psicologico può essere fornito da psicologi, psicoterapeuti e altri professionisti della salute mentale regolarmente iscritti agli Ordini Professionali, e che abbiano la formazione e l'esperienza necessarie per gestire le esigenze specifiche dei loro clienti.
È fondamentale che questi professionisti siano adeguatamente formati e operino in conformità con le linee guida etiche e professionali del loro campo. Per esempio, gli psicologi online che collaborano con Unobravo sono tutti iscritti all’albo e vengono assegnati per rispondere con una terapia su misura a seconda delle esigenze della persona.
Letture utili
Per chi desidera approfondire il tema del sostegno psicologico e le sue applicazioni pratiche, ecco alcune letture consigliate adatte a un pubblico non specialista:
- L’arte di ascoltare e mondi possibili di Marianella Sclavi (2003): un libro che esplora l'importanza dell'ascolto attivo e dell'empatia nelle relazioni umane, utile per comprendere come queste competenze possano essere applicate anche nel contesto del sostegno psicologico.
- Un lungo viaggio nella cura della mente. Uno psicoterapeuta racconta di Luigi Cancrini (2023): un'opera che racconta l'esperienza di uno psicoterapeuta, offrendo una visione dettagliata e accessibile sul processo di cura psicologica, basata su esperienze di vita reale e pratica clinica.
- Il piccolo libro della mindfulness di Patrizia Collard (2021): un libro pratico e accessibile che introduce la mindfulness con esercizi e riflessioni semplici da integrare nella vita quotidiana. Ideale per chi vuole iniziare a esplorare il tema senza entrare troppo nei dettagli tecnici.
Bibliografia
- Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi (2015). La professione di psicologo: declatoria, elementi caratterizzanti ed atti tipici. Roma: CNOP
- Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). (n.d.). Definizione di benessere psicologico
- Reddy, W. B. (1987). Intervention Skills: Process Consultation for Small Groups and Teams. San Diego: Pfeiffer & Co
- Lis, A. (1993). Psicologia clinica. Problemi diagnostici ed elementi di psicoterapia (Italian Edition). Giunti, Firenze
- Rogers, C. R. (1971), Psicoterapia di consultazione. Nuove idee nella pratica clinica e sociale. Roma: Astrolabio
- Rogers, C. R., & Marian Kinget, M. (1970), Psicoterapia e relazioni umane, Boringhieri, Torino
- Rogers, C. R. (1980), Un modo di essere. Firenze: Giunti