Cerchi supporto per affrontare l'ansia?
Trova il tuo psicologo
Valutato Eccellente su Trustpilot
Blog
/
Ansia
5
minuti di lettura

Attacchi epilettici da stress: sintomi, cause e strategie di gestione

Attacchi epilettici da stress: sintomi, cause e strategie di gestione
Attacchi epilettici da stress: sintomi, cause e strategie di gestione
Psicologa a orientamento Psicodinamico
Attacchi epilettici da stress: sintomi, cause e strategie di gestione
Redazione
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
21.10.2025
Ultimo aggiornamento il
21.10.2025
Attacchi epilettici da stress: sintomi, cause e strategie di gestione
Iscriviti alla newsletter
Se ti è piaciuto, condividilo

Senti che l’ansia condiziona la tua vita?

Unobravo è la piattaforma di psicologia online leader in Italia. Compila il questionario per trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze.

Trova il tuo psicologo
  • 100% online, flessibile e sicuro

  • Incontro conoscitivo gratuito

  • Già scelto da oltre 400.000 pazienti

8.500+ psicologi sulla piattaforma

Vivere con la preoccupazione che un momento di forte tensione possa sfociare in una crisi può essere fonte di grande ansia. Questa èuna realtà che molte persone conoscono: gli attacchi epilettici da stress non rappresentano  un'ipotesi remota, ma sonouna possibilità concreta. L'interazione tra il nostro sistema nervoso e lo stress cronico, infatti, può abbassare le nostre difese naturali, aumentando così la probabilità di crisi in chi è già predisposto.

Comprendere la relazione tra epilessia e stress è il primo passo per avere il controllo su questa condizione . Essere informatie è fondamentale non solo per chi vive in prima persona questa condizione , ma anche per familiari e amici, che possono così imparare a riconoscere i segnali di un possibile attacco e da offrirequindi un aiuto concreto. L'obiettivo è quello di affrontare le crisi con maggiore preparazione e migliorare quindi  migliorare la qualità della vita di tutti i giorni.

In questo articolo esploreremo proprio questo legame, cercando di rispondere a domande importanti. Esiste davvero una forma di epilessia da stress emotivo? Quall è la differenza tra le convulsioni da stress e una crisi epilettica vera e propria? Facciamo chiarezza insieme.

Cosa sono gli attacchi di epilessia?

Per prima cosa è importante fare una distinzione. L'epilessia è una condizione neurologica cronica che si manifesta con la tendenza ad avere crisi epilettiche ricorrenti. Queste crisi sono causate da un'attività elettrica anomala e improvvisa nel cervello, un po’ come un corto circuito temporaneo.

Questo significa che vivere un singolo episodio, per quanto spaventoso questo possa apparire, non equivale ad avere una diagnosi di epilessia. La diagnosi viene presa in considerazione quando le crisi tendono a ripetersi nel tempo.

Le crisi possono manifestarsi in modi diversi a seconda delle aree cerebrali coinvolte Questa possono variare da brevi momenti di assenza a convulsioni generalizzate con aggiunta perdita di coscienza e movimenti involontari.

Per comprendere meglio di cosa parliamo, è utile conoscere le due principali tipologie di crisi epilettiche, che si distinguono in base al punto esatto nel quale  l'attività anomala nel cervello:

  • Crisi focali: hanno origine in un'area specifica del cervello. A seconda che la persona rimanga cosciente o meno, possono essere semplici (senza perdita di coscienza) o complesse (con uno stato di coscienza alterato). I sintomi possono variare molto e possono includere movimenti involontari di una parte del corpo, alterazioni di gusto e olfatto o difficoltà a parlare.
  • Crisi generalizzate: coinvolgono entrambi gli emisferi cerebrali fin dall'inizio della crisi e di solito comportano una perdita di coscienza. Si possono manifestare in vari modi, come ad esempio le note convulsioni (crisi tonico-cloniche), brevi momenti di assenza o altri movimenti incontrollati.
Andrea Piacquadio - Pexels

Crisi epilettiche: i sintomi da riconoscere

I sintomi di un attacco epilettico possono variare molto da persona a persona e si differenziano tra di loro anche in base al tipo di crisi. A volte, è possibile riconoscere dei segnali premonitori Questo rappresentano una sorta di avvertimento che il corpo invia prima che la crisi vera e propria abbia inizio. Prestare attenzione a questi segnali può essere di grande aiuto. Tra i più comuni ci sono:

  • un improvviso aumento dell'ansia e della tensione;
  • sensazione di confusione mentale o percezioni alterate (odori, suoni, sapori);
  • difficoltà a concentrarsi o a seguire un discorso;
  • una parziale o totale perdita di coscienza.

La crisi convulsiva vera e propria, invece, può manifestarsi con sintomi più evidenti, che possono includere:

  • spasmi motori e muscolari involontari, come tremori e scatti improvvisi;
  • svenimento seguito da un irrigidimento di tutto il corpo;
  • momenti di assenza, in cui la persona sembra avere lo sguardo perso nel vuoto;
  • sensazioni intense e particolari, come un forte déjà vu o allucinazioni visive o uditive.

Una volta terminata la fase acuta, è abbastanza comune sentirsi esausti. Spesso possono comparire mal di testa, un profondo affaticamento, confusione e vuoti di memoria rispetto  a ciò che è appena accaduto. questa rappresenta una reazione del tutto normale del corpo e della mente a un evento così intenso.

Come riconoscere i segnali di allarme prima di una crisi

Riconoscere i segnali che precedono una crisi può essere un passo importante per poter gestire la situazione con maggiore sicurezza. Alcune persone con epilessia sperimentano quella che viene definita "aura", una fase che può verificarsi minuti o secondi prima di una crisi e che rappresenta un  vero e proprio segnale di allarme.

L'aura non è uguale per tutti e  può includere una varietà di sensazioni. Imparare a identificare e riconoscere i propri segnali personali può dare il tempo di cercare un luogo sicuro nel quale rifugiarsi  oppure può fornire il tempo necessario per  avvisare qualcuno. Tra i segnali di allarme più comuni troviamo:

  • Sensazioni emotive improvvise: un'ondata inspiegabile di ansia, paura o persino una sensazione di gioia intensa.
  • Alterazioni sensoriali: percepire odori o sapori strani, sentire suoni che non ci sono o avere allucinazioni visive, come vedere luci lampeggianti.
  • Sensazioni fisiche: vertigini, mal di testa, nausea o una sensazione di "farfalle nello stomaco".
  • Déjà vu: una forte e improvvisa sensazione di aver già vissuto il momento presente.

Prestare attenzione a questi segnali non significa vivere nella paura, ma rappresenta la possibilità di acquisire uno strumento in più per affrontare la condizione con maggiore consapevolezza e controllo.

Crisi epilettiche: cause psicologiche e fisiche

 Perché possono verificarsi le crisi epilettiche da ansia e stress? La risposta non è semplice perché bisogna considerare  diverse cause psicologiche e fisiche che si intrecciano tra di loro. Possiamo immaginarlo come un delicato equilibrio che viene alterato da fattori come: cambiamenti neurochimici e ormonali, disturbi del sonno o un forte sovraccarico emotivo.

Lo stress, specialmente se prolungato, agisce direttamente sulle reazioni chimiche del nostro cervello. questo può influenzare i neurotrasmettitori che regolano l'eccitabilità dei neuroni e aumentare la produzione di cortisolo e altri ormoni dello stress. Questo può rendere il cervello più 'sensibile' e vulnerabile all'innesco di una crisi.

Lo stress cronico va spesso a braccetto con notti insonni o sonno di scarsa qualità. La mancanza di riposo, come l'insonnia, è uno dei fattori scatenanti più noti  delle crisi epilettiche. Questo perché affatica il sistema nervoso e ne abbassa le difese.

Alcune persone presentano una predisposizione genetica allo sviluppo dell’epilessia, che può derivare nello specifico da mutazioni specifiche nei geni che regolano l'attività neuronale. Inoltre, condizioni neurologiche come malformazioni cerebrali, traumi cranici, infezioni del sistema nervoso centrale o malattie degenerative possono aumentare il rischio di sviluppare epilessia.

Oltre allo stress, è importante considerare anche altri fattori che possono facilitare l'insorgenza di una crisi epilettica. Tra questi i più comuni sono: la privazione del sonno, il consumo di alcol (che può interferire con i farmaci e alterare l'attività cerebrale) e l'esposizione a luci intermittenti o stroboscopiche. Anche l'alimentazione gioca un ruolo infatti per chi soffre di crisi epilettiche, ci sono alcuni alimenti da evitare come quelli ricchi di zuccheri semplici o caffeina, che possono influenzare l'eccitabilità neuronale.

Moritz Böing - Pexels

Strategie di gestione per stress ed epilessia

Se lo stress può essere un fattore scatenante, imparare a gestirlo diventa una delle strategie più potenti a nostra disposizione. Una  gestione dello stress efficace non solo aiuta a prevenire le crisi, ma migliora anche il benessere psicologico generale, spesso messo a dura prova dalla convivenza con l'epilessia.

Le conseguenze dei disturbi psichiatrici e dell'epilessia sono eventi intrinsecamente stressanti che erodono la resilienza personale (Rutter, 1985; Tedrus et al., 2020), lasciando le persone colpite vulnerabili ed esposte ad ulteriori risposte disregolate dello stress da cortisolo.

Vi sono delle terapie come, per esempio, la stimolazione del nervo vago.Questa è utilizzata per trattare sia l'epilessia che la depressione e  provoca una riduzione dell'attivazione a riposo nell'ippocampo, nell'amigdala e in altre regioni coinvolte nella regolazione dell'asse HPA ipotalamo-ipofisi (Kraus et al., 2007).

Il percorso di cura non è sempre lineare. Le opzioni di trattamento farmacologico per l'epilessia a volte possono interagire con la sfera emotiva. Alcuni farmaci anti-crisi possono avere un impatto sui disturbi dell'umore, di contro, alcuni  antidepressivi,potrebbero influenzare la soglia convulsiva (Shneker et al., 2009). Per questo, un approccio che integri diverse strategie è spesso la via più efficace.

Sono stati esplorati vari metodi, tra cui approcci comportamentali, cognitivi ed emotivi, per aiutare i pazienti a sviluppare strategie efficaci per gestire lo stress e le crisi epilettiche (Kotwas et al., 2017).

Fortunatamente, esistono molti approcci efficaci. La terapia cognitivo-comportamentale (CBT), ad esempio, è molto utile per la gestione dell'epilessia da stress perché aiuta a riconoscere e gestire in modo efficace i pensieri che alimentano l'ansia. Anche le tecniche mente-corpo, come la mindfulness e lo yoga, si sono mostrate preziose per la gestione delle crisi epilettiche, insegnando a chi ne soffre a calmare il sistema nervoso attraverso il respiro e la consapevolezza. Altri strumenti utili includono tecniche di rilassamento e il biofeedback, che permettono di imparare a controllare alcune risposte fisiologiche legate allo stress (Micoulaud-Franchi et al., 2014).

Studi hanno dimostrato che la pratica della mindfulness può ridurre l'ansia (Tang et al., 2015), può diminuire la presenza dei sintomi depressivi  Tutto questo porterebbe al miglioramento della qualità della vita e un aumento dell'autostima nei pazienti con epilessia. Anche la pratica dello yoga ha mostrato avere un impatto positivo sulla qualità della vita e sulla frequenza delle crisi epilettiche.

Quando cercare aiuto professionale per l'epilessia da stress

Affrontare l'epilessia e lo stress ad essa associato   può rappresentare un percorso complesso. Sebbene le strategie e le risorse personali  possano essere di grande aiuto, il supporto di un professionista può fare la  differenza. Essere in grado di gestire la componente emotiva e psicologica legata allo stress non è solo un modo per migliorare il proprio benessere generale, ma può diventare una parte fondamentale del piano di trattamento per ridurre la frequenza delle crisi.

Un percorso psicologico può aiutarti a esplorare le fonti del tuo stress, a sviluppare strategie personalizzate per affrontarlo e a modificare i pensieri e i comportamenti che possono contribuire a mantenere alto il tuo livello di tensione. Imparare a gestire l'ansia e le preoccupazioni quotidiane può fornirti strumenti concreti per riprendere il controllo e migliorare la qualità della tua vita .

Se senti che lo stress sta influenzando la tua salute e vuoi trovare un modo per gestirlo al  meglio, potresti considerare di parlarne con un professionista. In Unobravo, il nostro sistema di matching personalizzato ti aiuta a trovare lo psicologo più adatto a te. Inicia el cuestionario para encontrar tu psicólogo online e inizia il tuo percorso verso un maggiore benessere.

Senti che l’ansia condiziona la tua vita?

Unobravo è la piattaforma di psicologia online leader in Italia. Compila il questionario per trovare lo psicologo più adatto alle tue esigenze.

Trova il tuo psicologo
  • 100% online, flessibile e sicuro

  • Incontro conoscitivo gratuito

  • Già scelto da oltre 400.000 pazienti

8.500+ psicologi sulla piattaforma

FAQ

Hai altre domande?

Parlare con un professionista potrebbe aiutarti a risolvere ulteriori dubbi.

Collaboratori

Attacchi epilettici da stress: sintomi, cause e strategie di gestione
Professionista selezionato dal nostro team clinico
Psicologa a orientamento Psicodinamico
No items found.

Condividi

Se ti è piaciuto, condividilo
Iscriviti alla newsletter

Come capire se si soffre di disturbi d'ansia?

Fare un test psicologico può aiutare ad avere maggiore consapevolezza del proprio benessere.