Essere nati in una società digitalizzata ha portato i giovani ad adattarsi e a essere sempre più predisposti all’utilizzo delle tecnologie. Se in passato Internet poteva essere considerato un mezzo di lusso, oggi è accessibile a tutti, con i rischi e i benefici che questo comporta.
In Italia, il 95% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni utilizza Internet e circa 300 mila giovani tra i 12 e i 25 anni hanno sviluppato dipendenza da Internet.(Istituto Superiore di Sanità, 2022)
Il web esercita un fascino particolare perché elimina le barriere di tempo e spazio:
- si può restare connessi anche a tarda notte;
- si esplorano continuamente tematiche e contenuti diversi, in uno spazio senza confini.
Questo coinvolgimento può portare a estraniarsi dal tempo e dallo spazio reali: basta pensare a dove si può arrivare con uno smartphone, anche semplicemente seduti su un autobus.
Perché Internet è così magnetico durante l’adolescenza?
Uno degli aspetti che più caratterizza Internet è la sua flessibilità: si possono trascorrere molte ore connessi
- raggiungere istantaneamente coetanei
- raccogliere subito informazioni
- soddisfare ogni tipo di curiosità
- chiudere con un click una pagina che non interessa
- evitare di rispondere a una chat indesiderata.

Cosa facilita questo tipo di connessione con il mondo degli adolescenti?
Il modo in cui un adolescente si avvicina a Internet è spesso legato al suo mondo sociale: la presenza di coetanei, fratelli e adulti che utilizzano frequentemente la rete contribuisce a normalizzare l’uso intensivo dei dispositivi digitali.
L’immediatezza con cui si può ottenere tutto questo è sorprendente e attira molto la curiosità dell’adolescente, affascinato dalle infinite possibilità offerte dal web:
- le informazioni sono disponibili 24 ore su 24
- i confini fisici e nazionali svaniscono
- si può comunicare con qualsiasi altro utente o PC online.
Si crea così la percezione di non avere limiti, di poter accedere sempre a una quantità crescente di informazioni, e aumenta la sensazione di controllo, poiché ogni cosa sembra monitorabile e raggiungibile con un semplice touch.
Cosa avvicina un adolescente a Internet?
Il modo in cui un adolescente si avvicina a Internet è spesso legato al suo mondo sociale: oggi quasi tutti i ragazzi tra 11 e 18 anni possiedono un tablet, uno smartphone o un PC con cui connettersi, e sono circondati da coetanei, fratelli e adulti che utilizzano frequentemente Internet.
Nella fase iniziale, ciò che garantisce al giovane utente un’esplorazione “sicura” del web è la possibilità di restare nell'anonimato: qualsiasi tipo di ricerca può essere svolta senza esporsi direttamente con il proprio nome e cognome. Restare sempre connessi
Durante questa prima fase di esplorazione, l’utente osserva con curiosità come si muovono i coetanei, assimila grandi quantità di informazioni e resta sempre “connesso”. La praticità dello strumento e la velocità con cui si acquisisce dimestichezza fanno capire all’adolescente che è possibile interagire mostrandosi online.
Social network, giochi di ruolo e forum di discussione aprono al ragazzo un mondo dove è possibile:
- scambiare feedback con i coetanei
- confrontarsi
- esprimere pareri
- sentirsi protetti – non più solo dall’anonimato, ma anche dalla distanza fisica che lo schermo garantisce.
Spesso il ragazzo trova in rete il supporto sociale che desidererebbe ricevere nella vita reale come la possibilità di relazionarsi con coetanei e altre persone online permette che permette di creare amicizie, sentirti parte di un gruppo, di essere inseriti in chat o communiy sperimentando accoglienza e appartenenza (Kuss et al., 2014).

Vita virtuale e vita reale
L’introversione e la timidezza, che nella vita reale possono limitare l'adolescente nell’esprimersi all’interno di un gruppo, sul web tendono a svanire. L’apparente assenza di giudizio fa sembrare un amico connesso, con cui poter simpatizzare, più vicino e accessibile rispetto alle relazioni faccia a faccia
Il rischio più grande è che il virtuale possa sostituirsi completamente alla vita reale: non sono pochi i casi in cui i ragazzi evitano di sperimentarsi nella socialità quotidiana, preferendo investire tutto il proprio tempo online. In alcune situazioni, come nella sindrome di hikikomori, l'allontanamento dalla realtà si traduce in un vero e proprio isolamento sociale volontario. Questo può avvenire in modo graduale e sempre più intenso, portando a trascurare impegni come la socializzazione, la scuola e i momenti di aggregazione a favore del tempo trascorso sul web.
Il giusto equilibrio
Soprattutto in questo periodo storico, Internet può rappresentare uno strumento prezioso per garantire ai ragazzi opportunità di socialità, soprattutto dopo la pandemia. ma è importante guidare i ragazzi nella scoperta del mondo online, per evitare che si sviluppino comportamenti disfunzionali come la dipendenza da internet.
Per comprendere meglio il proprio grado di coinvolgimento nelle attività online e acquisire maggiore consapevolezza del proprio stato di benessere, può essere utile compilare un test sulla dipendenza da Internet.
Le diverse forme di dipendenza da Internet in adolescenza
La dipendenza da Internet si manifesta in modo diverso tra gli adolescenti, a seconda delle attività online preferite. Un dato significativo mostra che il 48,9% dei ragazzi ha dichiarato di aver fallito nel tentativo di ridurre il tempo trascorso sui social media (Lenzi et al., 2023), evidenziando quanto possa essere difficile per molti giovani gestire il proprio comportamento digitale. Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione), la dipendenza da Internet non è ancora riconosciuta come una diagnosi ufficiale. Tuttavia, il Disturbo da gioco su Internet (Internet Gaming Disorder) è stato inserito tra le condizioni che richiedono ulteriori studi, in quanto presenta caratteristiche cliniche simili ai disturbi da dipendenza comportamentale.
La dipendenza da Internet si manifesta in modi differenti:
- Dipendenza da social network: caratterizzata da un uso eccessivo di piattaforme come Instagram, TikTok o Snapchat, spesso legata al bisogno di approvazione sociale o di sentirsi parte di un gruppo.
- Dipendenza da videogiochi online: riguarda soprattutto i giochi multiplayer, che possono portare a trascurare attività quotidiane e relazioni reali. Secondo una ricerca pubblicata su "Frontiers in Psychiatry" nel 2022, il 5% degli adolescenti europei mostra comportamenti a rischio di gaming patologico.
- Dipendenza da pornografia online: l'accesso facilitato a contenuti per adulti può portare alcuni adolescenti a sviluppare un uso compulsivo, con possibili ripercussioni sulla sfera emotiva e relazionale.
Dipendenza da informazioni (information overload): la necessità di essere costantemente aggiornati può trasformarsi in una ricerca continua e compulsiva di notizie. Queste forme di dipendenza possono coesistere e influenzarsi a vicenda, rendendo più complesso il quadro clinico e la presa di coscienza del problema.
Cause e fattori di rischio: una visione integrata
Le cause che possono portare a sviluppare una dipendenza da Internet sono molteplici e spesso si intrecciano tra loro. Comprendere questi fattori può aiutare a riconoscere precocemente i segnali di disagio e a intervenire in modo mirato. Ci sono diversi fattori che entrano in gioco:
- Fattori psicologici: bassa autostima, ansia sociale, depressione o difficoltà nella gestione delle emozioni possono spingere i ragazzi a rifugiarsi nel mondo virtuale, dove potrebbero sentirsi più protetti e meno giudicati.
- Fattori sociali: la pressione dei coetanei, il bisogno di appartenenza e la paura di essere esclusi (FOMO, Fear of Missing Out) sono elementi che favoriscono l'uso intensivo di Internet.
- Fattori ambientali: la presenza di numerosi dispositivi digitali in casa, la mancanza di regole poco chiare sull'utilizzo della tecnologia e una scarsa supervisione da parte degli adulti possono aumentare il rischio di sviluppare comportamenti problematici.
Questi fattori non agiscono mai isolatamente, ma si influenzano reciprocamente, creando un terreno fertile per l'insorgenza della dipendenza.

Dati epidemiologici e impatto della pandemia
Negli ultimi anni, la diffusione dell’uso problematico di Internet tra gli adolescenti ha registrato un aumento significativo. Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e del network HBSC pubblicato nel 2022, circa il 12% degli adolescenti europei mostra comportamenti a rischio di utilizzo eccessivo o problematico del web e dei videogiochi (WHO/HBSC, 2022).
L’emergenza sanitaria legata al COVID-19 ha ulteriormente accentuato il fenomeno: diverse indagini italiane condotte dall’Istituto Superiore di Sanità hanno segnalato un aumento significativo del tempo trascorso online tra gli adolescenti durante la pandemia, soprattutto per l’uso dei social network e dei videogiochi. Questo incremento ha avuto un impatto rilevante sul benessere psicologico e sulle abitudini quotidiane dei ragazzi (Istituto Superiore di Sanità, 2021).
A livello internazionale, le differenze restano marcate: in alcuni paesi asiatici, come la Corea del Sud e la Cina, studi riportano prevalenze di dipendenza da Internet comprese tra il 10% e oltre il 20%, mentre in Europa le stime variano tra il 4% e il 12% (Kuss & Lopez-Fernandez, 2016; WHO, 2022).
Diagnosi e strumenti di valutazione riconosciuti
La diagnosi di dipendenza da Internet richiede una valutazione clinica approfondita. Il DSM-5 (American Psychiatric Association, 2013) non riconosce ancora la “dipendenza da Internet” come categoria diagnostica autonoma, ma include il Disturbo da gioco su Internet (Internet Gaming Disorder) tra le condizioni che meritano ulteriori studi.
Tuttavia, esistono strumenti validati che possono aiutare ad inquadrare meglio il problema
- Internet Addiction Test (IAT): sviluppato da Kimberly Young, è uno dei questionari più utilizzati a livello internazionale per misurare il grado di dipendenza da Internet. Consiste in 20 domande che esplorano diversi aspetti dell'uso della rete, come il controllo degli impulsi, l'impatto sulla vita sociale e il benessere psicologico.
- Criteri del DSM-5 per il disturbo da gioco su Internet: il DSM-5 propone nove criteri specifici per identificare il disturbo da gioco su Internet, tra cui la perdita di controllo, la tolleranza e l'astinenza. La presenza di almeno cinque criteri su nove nell'arco di 12 mesi suggerisce la possibilità di una diagnosi.
È importante ricordare che la diagnosi definitiva deve essere sempre effettuata da un professionista della salute mentale, che valuterà la situazione nel suo complesso e proporrà il percorso più adatto.
Strategie di prevenzione e raccomandazioni cliniche
Prevenire la dipendenza da Internet in adolescenza può richiedere un approccio integrato, che coinvolga sia la famiglia che la scuola e la comunità.
- Educazione digitale: promuovere un uso consapevole e responsabile della tecnologia, aiutando i ragazzi a riconoscere i rischi e a sviluppare competenze critiche.
- Regole chiare e routine: stabilire limiti di tempo per l'utilizzo dei dispositivi digitali e favorire attività alternative, come lo sport o le relazioni sociali offline.
- Dialogo aperto: mantenere una comunicazione costante e non giudicante con gli adolescenti, ascoltando le loro esigenze e preoccupazioni legate al mondo digitale.
- Intervento precoce: secondo le linee guida della Società Italiana di Pediatria (2022), è fondamentale intervenire tempestivamente in caso di segnali di disagio, coinvolgendo professionisti qualificati per una valutazione approfondita.
Queste strategie, se applicate con continuità e sensibilità, possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare una dipendenza e favorire un rapporto più sano con la tecnologia.
Se senti che il rapporto con Internet sta diventando difficile da gestire o vuoi aiutare una persona cara a ritrovare il giusto equilibrio, Unobravo può supportarti. Inizia il questionario o trova il tuo psicologo online: fare il primo passo è importante per il benessere digitale e personale.









