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La violenza di coppia

La violenza di coppia
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Antonella Di Donato
Redazione
Psicoterapeuta Sistemico-Relazionale
Unobravo
Articolo revisionato dalla nostra redazione clinica
Pubblicato il
27.1.2022

Le relazioni, a volte, possono essere litigiose. Quando però si creano situazioni nelle quali c’è un utilizzo eccessivo della forza contro l’altro, si tratta di violenza di coppia

L’aggressione e la violenza non sono mai uno scontro tra pari, c’è una parte che prende il sopravvento con l’intento di dominare e l’altra parte che è costretta a subire. In questo articolo vedremo cosa succede quando l'uomo è autore di violenza e come spezzare questo circolo così doloroso.

Conflitto e violenza nella coppia 

La violenza dell’uomo sulla donna, all’interno delle relazioni affettive, è la più diffusa in ogni società e cultura, ed ha le proprie radici nella millenaria disparità di diritti e sottomissione delle donne nella società patriarcale. 

In questo caso la relazione si definisce asimmetrica: chi detiene più forza ha più potere ed è quindi in una posizione di supremazia.

Studi sulla violenza nelle coppie 

Secondo numerose ricerche, la violenza di coppia è un fenomeno universale ed eterogeneo che abbraccia tutte le classi sociali e colpisce tutte le età. 

Negli ultimi anni sono stati condotti diversi studi sull’argomento. Uno di questi riguarda la violenza nelle coppie adolescenti. Secondo i dati italiani, le stesse dinamiche disfunzionali riscontrabili nelle coppie adulte che vivono un rapporto violento sono già presenti all’interno delle coppie di adolescenti.

Molte ragazze affermano di essere vittime dei comportamenti aggressivi del partner e di aver subito aggressioni verbali dovute alla gelosia del partner (nei 2/3 delle coppie); offese e insulti perpetrati di fronte ad altre persone, dal vivo oppure online, (38% dei casi), dei quali la metà sono avvenuti per motivi inconsistenti (e nel 14% si è trattato di offese considerate “gravi” da parte delle ragazze stesse); violenza fisica nel 4% dei casi.

 

Segnali visibili e invisibili: i tanti volti della violenza

L’aggressività e la violenza possono manifestarsi in qualunque fase di una relazione. Esistono diversi tipi di violenza nella coppia, che possono presentarsi singolarmente, ma più spesso sono combinati insieme:

  • La violenza fisica è la forma più facilmente riconoscibile, lascia segni evidenti nella maggioranza dei casi e fanno parte di questa tipologia anche spintoni e lanci di oggetti. Tra le cause del femminicidio più comuni oggi in Italia c’è proprio la violenza fisica, perpetrata tra le mura domestiche.
  • La violenza psicologica è quella più difficilmente distinguibile e quantificabile. Spesso inizia in maniera silenziosa lasciando spazio a interpretazioni e fraintendimenti. Proprio per questo, la violenza psicologica nella coppia può essere tremendamente pericolosa per coloro che la subiscono, poiché il più delle volte nemmeno la vittima è consapevole di essere maltrattata.

Nel ciclo della violenza di coppia, soprattutto se la vittima è la partner femminile, possiamo trovare anche la violenza di tipo economico e di quella di tipo sessuale, che presuppone l’imposizione di relazioni o pratiche indesiderate senza rispetto del consenso sessuale

Budgeron Bach - Pexels

La violenza psicologica 

La violenza psicologica nella coppia può includere comportamenti volti a spaventare, danneggiare fisicamente o controllare un partner. E mentre ogni relazione è diversa, l’amore violento in genere implica una dinamica disuguale di potere in cui un partner cerca di affermare il controllo sull'altro in vari modi.

Insulti, minacce e abusi emotivi costituiscono tutti i meccanismi della violenza di coppia.

Perché i partner diventano violenti?

La violenza psicologica nel rapporto di coppia è guidata dal desiderio di controllo, di mantenere il potere nella relazione assumendo una posizione di superiorità. 

I partner psicologicamente violenti non sono facili da individuare. In pubblico, possono sembrare intelligenti, affidabili e affascinanti, con una personalità spesso narcisista che attira le persone, ma in privato sono un incubo.

I maschi eterosessuali che abusano di solito credono nei ruoli di genere tradizionali, e in particolare sono convinti che la priorità principale di una donna dovrebbe essere quella di prendersi cura del proprio partner e dei figli. Hanno inoltre paura di perdere il controllo, sono particolarmente inclini alla gelosia e hanno bisogno di sapere dove si trova la loro partner in ogni momento. Ricordiamo però che la violenza di coppia è un fenomeno trasversale, che può manifestarsi anche nelle coppie omosessuali.

La violenza verbale nella coppia

Una delle forme di violenza psicologica più diffuse è la violenza verbale nella coppia. Si ricorre all'uso di parole offensive, ma anche di insulti e minacce, con l’intento di danneggiare un'altra persona mentalmente o emotivamente e/o di esercitare il controllo su un'altra persona.

Nelle relazioni tossiche è molto comune l’aggressività verbale:  il “carnefice” impiegherà diverse pratiche linguistiche in modo da ferire i sentimenti della sua vittima. Tutte le parole rivolte alla vittima riescono a minare l’autostima e a creare altri problemi come la paura, l’ansia e persino la depressione.

Di solito chi esercita la violenza verbale dimostra un comportamento irritabile e incline alla violenza. Spesso è anche un manipolatore affettivo, oppure può essere impulsivo, un partner geloso, con comportamenti possessivi e con problemi nel gestire l’emozione della rabbia. D’altra parte, ha poca tolleranza e quindi le vittime sono spesso prese di mira perché si rifiutano di cedere alle sue intenzioni. 

Un esempio di violenza verbale nella coppia è quando il partner incolpa la sua compagna per qualunque cosa, anche di ciò che non è possibile controllare. Critica il suo lavoro, lo stipendio, il modo di vestire, il suo corpo. È sempre lì a ricordare i suoi difetti, amplificandoli.

Differenza tra conflitto di coppia e violenza

La conflittualità all’interno di una coppia ci può essere: magari ci sono due pensieri differenti, ma alla fine si arriva ad un punto in cui tutto si risolve con il dialogo e in modo pacifico. Le discussioni, le divergenze sono comuni in un rapporto di coppia in crisi, così come in una relazione stabile. 

Quello che non deve accadere è la prevaricazione, la non accettazione del pensiero diverso, perché è qui che si passa dal conflitto di coppia alla violenza. 

La violenza presenta mille sfaccettature: ad esempio si può arrivare a isolare la donna dalla famiglia di origine, o anche ad avere il controllo su di essa, soprattutto se non ha una sua indipendenza economica.

In un certo senso, la conflittualità è quando c’è ancora rispetto per l’altro. E anche se i punti di vista sono diversi tra loro, il tutto si conclude con una soluzione condivisa, e non in una forma di violenza.

Il circolo vizioso della violenza

Le statistiche riportano gli uomini come autori principali della violenza. Una spiegazione a questo fenomeno è data dall'influenza che gli stereotipi di genere hanno sul comportamento umano; in questo caso parliamo di mascolinità tossica

Spesso, però, anche il ruolo della vittima gioca una parte fondamentale: le donne manifestano un forte senso di impotenza rispetto alla possibilità di modificare la situazione e di uscire dal circolo vizioso di negatività che si crea.

In questi casi siamo in presenza di una dinamica di coppia che porta alla formazione del cosiddetto “ciclo o spirale della violenza ”, descritto dalla psicologa Leonore Walker come: “Il progressivo e rovinoso vortice in cui la donna viene inghiottita dalla violenza continuativa, sistematica, e quindi ciclica, da parte del partner”.  

Ketut Subiyanto - Pexels

Conflitto nella coppia: reciprocità della violenza domestica

Ciò che tiene insieme questa dinamica infernale è l’alternarsi di frustrazione e gratificazione. Se la donna ha reagito alla violenza domestica esprimendo l’intenzione di separarsi, l’aggressore si mostra dipendente da lei. 

In questo modo, la vittima si riabilita e il rapporto con il partner si ribalta: ora è lui che si dichiara dipendente dalla donna e le chiede perdono. Passare dall’esperienza di colpa a quella di sollievo dal senso di colpa, gratifica la vittima e la induce a restare.

Conseguenze della violenza 

La partner diviene dunque sempre più dipendente, crede nella sincerità del partner e cresce così anche il potere dell’uomo. Le donne spesso tendono a:

  • rimuovere il ricordo dei maltrattamenti
  • difendere l’autore delle violenze di fronte a terze persone
  • sminuire le violenze subite.

Domina una rappresentazione mentale idealizzata della relazione. Molte persone che esercitano violenza riescono essere credibili anche a terzi, capita infatti che anche i familiari e gli amici possano fare pressioni sulla vittima perché perdoni il partner e gli conceda un’altra occasione.

‍Questi meccanismi si evolvono in maniera progressiva e hanno l’effetto di sottomettere sempre più il partner che li subisce. Le ricerche dimostrano che, nel susseguirsi e rinforzarsi di queste fasi, la vittima sviluppa gravi disturbi depressivi e ansiosi e disturbi legati alla cosiddetta sindrome da stress post traumatico, i quali si manifestano sul piano fisico, psichico e psicosomatico.

Come spezzare la violenza di coppia

È stato osservato come, spesso, le relazioni più disfunzionali siano paradossalmente anche le più stabili. Citando le parole del filosofo S. Velotti:

«Sappiamo che il benessere delle relazioni e degli stessi partner è fortemente connesso alla capacità di regolare gli stati emotivi presenti nella coppia. In tal senso la comprensione delle emozioni turbolente e potenzialmente distruttive, che connotano i legami nei quali si agisce la violenza, costituisce oggi una sfida ardua per gli stessi partner, per i clinici e per i ricercatori». 

L’unica cosa certa è che la violenza va sempre condannata come un atto ingiustificabile.

Rimedi per la violenza nella coppia: l’aiuto della terapia

Per spezzare quella che sembra un’interminabile sequenza di dolore, e proteggersi dalla violenza psicologica nella coppia è necessario un intervento esterno, che deve però essere attivato dall’interno. Uno dei due membri della coppia deve chiedere aiuto e, nella maggior parte dei casi, è proprio la donna.

La condivisione permette alla violenza di essere riconosciuta come tale e parlarne con più persone possibili aiuta a trovare soluzioni, supporto e a costruire una rete alla quale sia la vittima che l’attore della violenza possano affidarsi.

Anthony Shkraba - Pexels

Per poter agire sul sistema e fermare questo gioco delle parti, l’intervento più efficace è la terapia di coppia. Se questa terapia non fosse realizzabile, è necessario che la vittima di violenza abbia un sostegno psicologico. I centri antiviolenza accolgono e prendono in carico le donne attraverso servizi dedicati, con linee telefoniche attive h24.

Anche l’uomo potrebbe chiedere aiuto individualmente, anche se è più raro che ciò avvenga. Spesso vengono coinvolti dai servizi sul territorio e in molti casi vengono inseriti in percorsi dedicati. Esistono anche centri per uomini violenti e maltrattanti, anche se sono ancora pochi e poco conosciuti.

È importante per le vittime della violenza psicologica e fisica nella coppia capire che non sono sole, ma che hanno la possibilità di chiedere il supporto di uno dei nostri psicologi online per essere accompagnate in un percorso di liberazione. 

Libri sulla violenza di coppia 

Sono davvero tanti i libri sulla violenza di coppia. Di seguito un elenco dei più interessanti

  1. Amori molesti. Natura e cultura nella violenza di coppia” di Silvia Bonino: l’autrice  aiuta a scoprire le influenze culturali che stimolano le dimensioni più primitive e meno umane della nostra identità biologica. Bisogna partire da questa consapevolezza per costruire un futuro di relazioni affettive e sessuali paritarie, le uniche capaci di soddisfare le esigenze più evolute di uomini e donne.
  2. Coppia e violenza. Dinamiche fenomenologia e trattamento” di Roberto Maniglio: il volume affronta il tema della violenza nelle relazioni di coppia alla luce della più recente, autorevole ed accreditata letteratura scientifica internazionale
  3. Crimini segreti. Maltrattamento e violenza nella relazione di coppiadi Giuliana Ponzio: il libro dà voce a un silenzio, ma soprattutto rappresenta un atto dovuto alla forza, alla capacità e al coraggio di tutte quelle donne che abbandonando certezze e convinzioni che avevano strutturato la loro vita, affrontando sradicamento, disagi, difficoltà e spesso l’ostilità di chi le circonda, hanno deciso di dire: «basta!». 
  4. Relazioni perverse la violenza psicologica nella coppia” di Sandra Filippini: l’autrice spiega le dinamiche che si instaurano nelle relazioni perverse tra vittima e perpetratore. Le molte storie di vittime raccontate rendono il libro ancora più intenso. 
  5. La violenza psicologica nella coppia. Cosa c'è prima di un femminicidio?” di Monica Bonsangue: è un libro pensato per il professionista, per il lettore interessato e soprattutto per chi si riconoscerà come vittima e vorrà rinascere.
  6. Conflitto e violenza nella coppia di Rose Marie Callà: il volume, frutto di un'indagine realizzata nella Provincia di Trento, cerca di individuare, attraverso una rigorosa integrazione teorica, sia le variabili che intervengono nel contesto e nell'esperienza dei conflitti violenti in ambito di coppia, per accertare il loro eventuale ruolo predittivo del fenomeno in questione, sia i fattori protettivi che nelle dinamiche relazionali fanno optare per strategie negoziali a fronte di conflitti.


Canzoni che parlano di violenza nella coppia

Anche il mondo della musica ha spesso trattato il tema della violenza nella coppia. Ad esempio la canzone “I’m OK” di Christina Aguilera racconta delle violenze subite dalla cantante e dalla madre per mano del padre. E ancora “Til It Happens to You” di Lady Gaga, scritta per il documentario “The Hunting Ground” sulla violenza sessuale nei campus americani, chiede empatia per le vittime: “Finché non succede a te non sai come ci si sente”.

Ma ci sono anche canzoni che romanticizzano la violenza di coppia. È il caso del rapper americano Eminem, che nella canzone “Kim”, dedicata a sua moglie, utilizza toni e aggressivi e violenti. In  quasi  tutto  il  testo  ci  sono,  da  parte  di  Eminem,  minacce  di  morte,  insulti  maschilisti  nei confronti  della  figura  della  donna  che  si  alternano  alle  risposte  amorevoli  della  moglie. Secondo il cantante dietro questo comportamento brutale si nasconde in realtà una sottile vena di romanticismo. Ma di romantico nella violenza di coppia non c’è davvero niente. 

Questo è un contenuto divulgativo e non sostituisce la diagnosi di un professionista.

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